la Repubblica, 9 marzo 2020
In Europa la CO2 è in crescita
È allarme CO2 in Europa. Nel 2019 la media di anidride carbonica emessa dalle nuove auto ha raggiunto il livello più alto dal 2014. A lanciare l’Sos è l’istituto di analisi Jato Dynamics, sottolineando che lo scorso anno la media di CO2 nei 23 Paesi Ue è stata di 121,8 g/km: si tratta non solo del terzo rialzo consecutivo ma anche del valore più alto dopo il 2014, quando le emissioni medie erano a 123,3 g/km.
Come mai questo trend in salita nonostante l’aumento di veicoli elettrificati? Secondo Jato, l’impatto negativo sarebbe dovuto alla crescita dei veicoli a benzina e al calo dei diesel, non ancora compensato dal taglio delle emissioni dei veicoli elettrificati.
Quest’ultimi, infatti, pur avendo prodotto in media nel 2019 appena 63,2 g/km di CO2, ovvero quasi la metà dei veicoli diesel e benzina, rappresentavano però solo il 6% del mercato totale. Per questo l’istituto di analisi sollecita una crescita più rapida della mobilità sostenibile.
I tempi, però, non saranno brevi. Jato, infatti, non vede nel medio- termine alcun cambiamento nell’attuale trend in rialzo di CO2. Anche perché oltre al calo del diesel l’altro fattore che l’ha determinato è stato «la forte crescita della vendita di Suv»’ che, per le loro dimensioni, emettono più CO2 rispetto ad altri veicoli. Lo scorso anno, per esempio, molti costruttori hanno potuto incrementare vendite e margini di profitto proprio grazie alla popolarità degli sport utility che hanno totalizzato il 38% delle vendite in Ue. Jato, al riguardo, evidenzia che nel 2019 l’emissioni medie di CO2 dei Suv era di 131,5 g/km, la più alte di tutti gli altri segmenti: citycar (107,7 g/), subcompatte (109.2 g/km), compatte (115.3 g/km), medie (117.9 g/km) e auto di lusso (131 g/km).
Jato analizza anche l’andamento dei singoli Paesi Ue nel 2019, da cui emerge che Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna, ovvero 4 dei 5 maggiori mercati dell’auto, hanno segnato rispetto al 2018 incrementi medi di CO2 che oscillano tra lo 0,8 g/km della Germania e il 3 g/km dell’Italia. Solo la Francia, grazie alla sua quota del 2% di auto elettriche pure, la più alta tra i big 5, ha visto scendere le proprie emissioni da 112 g/km a 111,1 g/km (-0,9). Grazie al loro mix tra diesel ed elettrico hanno migliorato le proprie emissioni auto anche Svezia e Olanda. Quest’ultima in particolare le ha viste scendere di 5,9 g/km, diventando il Paese Ue con il livello più basso di CO2. Nel 2018 in Olanda per ogni auto elettrica pura immatricolata c’erano 2,3 auto diesel nuove, un anno più tardi – spiega Jato – le auto elettriche sono salite ad 1,9 per ogni auto diesel registrata.
Tra i brand Toyota rimane quello con le emissioni CO2 più basse in Europa, grazie alla sua gamma ibrida che rappresenta il 60% delle vendite nel 2019. Al secondo posto c’è Citroen che deve invece le sue basse emissioni più che ai veicoli elettrici all’efficienza dei suoi motori a benzina.