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 2020  marzo 06 Venerdì calendario

Cresce il mercato nero dell’avocado

Non solo oro, diamanti, platino e altri metalli rari, il Sudafrica è anche una miniera verde e le sue produzioni agricole stanno andando letteralmente a ruba. L’oro verde sudafricano ha essenzialmente due nomi: avocado e macadamia, due frutti che anche sul mercato italiano stanno riscuotendo un notevole successo.
Il mercato nero di questi prodotti sta assumendo dimensioni sempre più importanti e la criminalità organizzata, come racconta la stampa sudafricana, sta mettendo le mani su questo business. D’altronde le macadamie sono tra le noci più costose al mondo e l’avocado, cui il Paese dedica 17mila ettari, continua a vivere un momento magico con i prezzi che lievitano: in Sud Africa, per esempio, anche nel mese scorso la domanda ha superato l’offerta.

Leggendo le statistiche, si nota un continuo aumento negli ultimi cinque anni dei furti di macadamia e avocado: le farm sudafricane sono sotto scacco e la malavita preleva illegalmente questi prodotti per poi immetterli nel mercato nero, danneggiando così due volte gli imprenditori agricoli del Paese. Febbraio e marzo, poi, sono due mesi in cui i fenomeni predatori aumentano: alle porte della campagna la domanda si fa alta e i prezzi schizzano alle stelle. Fattori che ingolosiscono la criminalità organizzata.

«Spendiamo così tanti soldi in sicurezza che non potete immaginare», così si sfoga Bram Snijder dell’Associazione dei produttori di avocado sudafricani, «non si tratta di installare recinzioni e sistemi di allarme, ma di proteggere i frutteti e le nostre proprietà di giorno e di notte durante la stagione della raccolta: affrontiamo costi enormi per garantire che i nostri frutti non vengano rubati».

A finire nel mirino dei malviventi sono sia le grandi aziende strutturate, che i piccoli agricoltori. I furti vengono messi a segno su larga scala: i ladri di avocado sono in grado di prelevare tra le 20 e le 30 tonnellate in una sola notte, prodotti che vengono poi distribuiti a rivenditori prettamente locali e finiscono nei mercati rionali. Tuttavia, c’è una quota di prodotto che finisce nel canale dell’ingrosso e finire nella rete distributiva nazionale ma, ha specificato Snijder, non prendere la strada dell’export perché i controlli sono stringenti e perché la domanda di avocado in Sudafrica è sufficientemente alta da consumare la produzione interna. Le noci di macadamia, invece, vengono esportate, molte passano dallo Zimbabwe per finire negli Stati Uniti o in Europa: non mancano gli scontri armati tra le bande di ladri e i produttori, scontri che spesso finiscono nel sangue.