Corriere della Sera, 4 marzo 2020
Stampanti contro pc, Xerox vuole HP
«Per favore considera l’ambiente prima di stampare questa mail». Quante volte l’abbiamo letto, questo messaggio, nella nostra posta elettronica? E quante volte, davvero, abbiamo evitato di stampare? Tante, sempre di più: almeno a guardare i numeri del mercato delle stampanti, una continua e lenta agonia.
Aziende e consumatori utilizzano sempre più documenti digitali, si stampa sempre meno e non è un caso che nell’ottobre scorso il colosso Hp ha annunciato una ristrutturazione che prevede il taglio della forza lavoro globale del 16%.
Sono aumentate così, negli ultimi tempi, le pressioni sulle società del settore affinché si consolidassero e invertissero il declino delle entrate attraverso acquisizioni che potessero aumentare la quota di mercato. Va visto in questo contesto il caso Xerox-Hp che da un anno ormai vanno avanti l’una contro l’altra: HP accusa Xerox di aver rifiutato di fornirgli informazioni sufficienti che gli avrebbero consentito di fare un’offerta adeguata per Xerox. Xerox al contrario ha affermato che HP non vuole perseguire la strada della fusione ma la sua offerta per HP sarebbe il modo migliore per unire le due società e offrire un premio agli azionisti HP. Lunedì l’offerta pubblica di acquisto di Xerox è arrivata su tutte le azioni in circolazione di Hp alla Borsa di New York. L’offerta ha un valore di 24 dollari per azione, 18,40 dollari in contanti e 0,149 azioni Xerox per ogni condivisione HP: in totale si tratta di un’offerta da 27 miliardi di dollari contro una capitalizzazione di mercato di 30 miliardi. Xerox ne vale 7. Immediata la reazione del consiglio di amministrazione di HP che ha consigliato agli azionisti della società «di non agire in attesa della revisione e della valutazione dell’offerta da parte del Consiglio».
Solo la scorsa settimana Hp aveva aumentato il piano di riacquisto di azioni proprie portandolo da 5 a 15 miliardi di dollari, nel tentativo di sventare l’acquisto da parte di Xerox. L’offerta ora scadrà il 21 aprile e il conto alla rovescia è già partito, con l’altalena dei due titoli in Borsa che ieri a Wall Street sono arrivati a perdere entrambi più del 5%. Per favore, considera i mercati prima di lanciare un’offerta pubblica di acquisto.