Corriere della Sera, 4 marzo 2020
Londra, il tour della «cleptocrazia»
Qui attorno i vicini di casa possono essere lo stilista Tom Ford o l’artista Damien Hirst, ma anche il sultano del Brunei o quello dell’Oman: l’area attorno a Regent’s Park è una delle più esclusive di Londra. Dietro la facciata del numero 1 di Cambridge Gate vive un personaggio meno celebre ma non per questo meno interessante: la russa Lyubov Chernukhina, che ha trovato dimora in questo edificio storico dove il mese scorso un appartamento è stato venduto per dieci milioni di euro. E la signora in questione risulta essere la più generosa finanziatrice donna del partito conservatore.
Lyubov la scorsa settimana ha pagato 45 mila sterline per fare una partitella a tennis con Boris Johnson, mentre ne aveva sborsate 160 mila per incrociare la racchetta con David Cameron quando era premier. L’anno scorso per 135 mila sterline si era accomodata a cena con Theresa May e altri sei membri del governo britannico: nel solo 2019 ha elargito oltre 600 mila sterline ai Tories, totalizzando quasi due milioni di euro di donazioni negli ultimi 8 anni.
Ma chi è questa signora Chernukhina? Lei si descrive come banchiera e consulente, ma le ricchezze le ha acquisite grazie al marito, che aveva fatto carriera ai vertici del governo russo e delle banche statali di Mosca legate al Kgb (ed era stato per questo decorato da Putin). A Londra il signor Chernukhin, pur restando un funzionario statale russo, aveva accumulato un patrimonio di centinaia di milioni di euro. Che ora servono a ottenere un accesso privilegiato ai vertici dell’establishment. Perché questo è il livello raggiunto dalla presenza russa: non solo McMafia, riciclaggio nel settore immobiliare o nella finanza, ma penetrazione ai vertici dello Stato. Come dimostra anche la seconda tappa del «Kleptocracy Tour» organizzato dal gruppo di pressione che si batte contro il danaro sporco (come «ciceroni» i migliori reporter investigativi, da Carol Cadwalladr che ha indagato sulle interferenze nel referendum Brexit, a Luke Harding, esperto del caso Litvinenko).
A poca distanza da dove vivono i Chernukhin ha casa Alexander Lebedev: una magione da 7 milioni di euro dove a dicembre c’è stato un party a base di vodka e caviale che ha visto Boris Johnson celebrare il suo trionfo. Il premier è un habituè delle feste di Lebedev ed è stato più volte nel suo palazzo in Umbria. E chi è Lebedev? Un ex ufficiale del Kgb diventato magnate dei media, avendo acquistato The Independent e lo Evening Standard.
«Londra è diventata la destinazione preferita dei cleptocrati – spiega la deputata laburista Margaret Hodge – nell’ultimo decennio sono stati “lavati” 70 miliardi solo dalla Russia, in gran parte attraverso proprietà immobiliari: 90 mila case a Londra risultano comprate da società-ombra basate in paradisi fiscali».
Come la magione a due passi da Harrods di Zamira Hajiyeva, l’azera che aveva speso 16 milioni nei grandi magazzini di lusso. Mentre l’Istituto italiano di Cultura si ritrova come vicino di casa quell’Oleg Deripaska sottoposto a sanzioni dal governo Usa per «racket ed estorsione». Sono i paradossi di vivere a «Londongrad».