La Stampa, 3 marzo 2020
Gli 80 anni di Mina
Mina, che il prossimo 25 marzo compirà 80 anni, è sulla scena musicale dal lontano 1958, quando diciottenne si presenta a fine agosto, a Cremona, a casa di due fratelli leader degli Happy Boys, gruppo che va per la maggiore nella zona, e chiede di poter cantare con loro, lietamente accolta dopo un breve essai di bravura. In realtà, narrano le cronache che appena la settimana prima, alla Bussola di Marina di Pietrasanta dove trascorreva le vacanze, era arditamente salita sul palco dove si esibiva Marino Barreto Jr e aveva fatto sentire la propria voce, suscitando stupore per le sue qualità. In 62 anni di carriera, ha emozionato ed entusiasmato milioni di persone, prima nella veste pubblica di regina dei palchi e del varietà televisivo, di concerti e di dischi: e dal 1978, all’annuncio del ritiro dalle scene live con un concerto-monstre a Bussoladomani, si è trasformata in una entità immateriale, facendo arrivare al pubblico solamente le canzoni, e non comparendo mai più in pubblico. Durante tutto questo tempo, è rimasta sempre al top. E per le sue particolarissime doti, per la potenza e la duttilità della sua voce, è stata una delle rare interpreti sulle quali quasi l’intero mondo dello spettacolo si è sentito in dovere di pronunciarsi. Ecco un florilegio di dichiarazioni, confessioni, entusiasmi, da parte di alcuni ammiratori assai particolari.
Mick Jagger
«Persone come me, Tina Turner, Paul McCartney e, in Italia, gente dalla voce d’angelo come Mina, abbiamo mantenuto la nostra vitalità adolescenziale perché non abbiamo ceduto a compromessi di alcun genere...».
Andrea Camilleri
«C’è stato un tempo in cui perfino gli intellettuali più schizzinosi non si vergognavano di guardare la tv. Era la tv dei varietà di Falqui e Sacerdote, paragonabili per eleganze e professionalità ai grandi show d’oltreoceano. E la gemma più brillante di quei sabati sera era proprio la voce di Mina. Giovanilissima eppure così ironica e arguta. La stessa ironia e la stessa arguzia che Mina avrebbe rivelato molti anni dopo nei suoi articoli scritti con tanta grazia e tanto buon senso per La Stampa e per altre testate...».
Achille Lauro
«Sono fratello di un musicista e da quando avevo 14 anni ho vissuto con lui iniziando a muovere i primi passi e a scoprire questo mondo. Parallelamente ho ascoltato diversi generi musicali e ho fatto tesoro di tutto quello che ho appreso. Mina, Celentano e molti altri. Anzi, con Mina spero di fare un duetto, pure pop!».
Elvis Costello
«Per Mina ho avuto una folgorazione e sono andato subito a comprarmi tutti i suoi album».
Claudio Abbado
«Mina ha una personalità grandiosa. Luigi Nono avrebbe voluto comporre un pezzo con la sua voce. "Mi basterebbe un solo suono, una sola nota", disse. A me sarebbe piaciuto dirigerla, l’ho sempre ammirata».
Tiziano Ferro
«Credo di aver scritto più canzoni per Mina che per me stesso. Ma non le ha mai cantate. Lancio l’appello: Mina sono qua e se vuoi ti manderò decine di canzoni».
Carlo Verdone
«Tutti i grandi cantanti hanno avuto dei bei documentari. A me piacerebbe farlo su Mina. L’unica vera grande artista che abbiamo in Italia».
Totò
«Quell’anima lunga che sembra un contrabbasso con tutte le corde a posto, quelle carni bianche da gelato alla crema, quella creatura recita poco e male, ride al momento sbagliato, ma se si spengono le luci e lei comincia a cantare, da quella voce escono grandi palcoscenici, pianto e risate...».
Fabrizio De André
«La voce di Mina è un miracolo. Io credo che lei sia nata con la musica nel Dna. E’ come se avesse avuto una memoria prenatale della musica. Questo è tipico della genialità, quello di sapere prima di conoscere».