Corriere della Sera, 3 marzo 2020
Sul libro di Alessandra Ghisleri
«Conoscere il pensiero delle persone è da sempre il grande desiderio proibito di ogni essere umano». Comincia così il racconto di 25 anni di storia politica italiana scritto da Alessandra Ghisleri, fondatrice di Euromedia Research , più nota al pubblico come «la sondaggista di Berlusconi» prima, l’esperta dei numeri della tivù poi. Ed è un viaggio nell’incredibile evoluzione del quadro politico del Paese attraverso lo strumento che è stato insieme chiave di lettura e spinta alle decisioni e alle scelte di un’intera classe dirigente: il sondaggio. È lui il protagonista di La Repubblica dei sondaggi-L’Italia raccontata attraverso i numeri, in uscita oggi per Piemme.
A ripercorrere ogni tappa è Ghisleri nelle vesti di operatrice ed esperta del settore, certo, ma anche di consigliere, amica, addetta alla consolazione o alla strigliata. Tanti gli aneddoti: quando annunciando a Berlusconi che, dopo i discorso di Onna del 2009 aveva raggiunto un enorme 75% di gradimento, l’allora premier le replicò incupito: «E il restante 25%?». O quando dovette spiegare ad Angelino Alfano – «e non fu facile» – che il suo nome evocava, nella maggioranza degli italiani «tutti i mali della politica. Lui, tuttavia, ne era perfettamente consapevole». Spigolature di una storia che ripercorre gli slogan del Cavaliere, i duelli con Prodi, l’irruzione di Renzi, l’esplosione del M5S, la scalata di Salvini. «In questi anni non è cambiato l’approccio ma il metodo: prima c’erano i telefoni fissi, ora abbiamo le community, i tablet, i social», e due sono state le figure chiave che hanno rivoluzionato la politica: «Con Berlusconi si passa dalla comunicazione nelle piazze a quella ai telespettatori, divisi in tifoserie. Il salto successivo è di Gianroberto Casaleggio, che nel momento in cui i politici entravano in una crisi di credibilità profonda, capovolse il palco invitando gli elettori a salirvi, trasformandosi da spettatori in attori». Fenomeni anticipati dai sondaggi, ma soggetti ad eventi improvvisi e imprevisti, nel gergo «cigni neri» che cambi ano prospettive e scenari. Ultimo, l’emergenza coronavirus. Che è studiata dai sondaggisti e li «costringe» a nuove formule di comunicazione: giovedì il libro sarà presentato «in streaming, senza il pubblico» alla Triennale di Milano, con Stefano Boeri e Geppi Cucciari.