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 2020  febbraio 29 Sabato calendario

Come funzione il cervellone del Fisco

Un flusso circolare che parte e potrebbe anche finire con il cittadino-consumatore. In mezzo un’infrastruttura complessa che dovrà essere completata in questi mesi e che vede protagonisti due macro-attori. Da un lato, commercianti, esercenti e autonomi chiamati a trasmettere i dati dei corrispettivi telematici: un obbligo che dal 1° gennaio di quest’anno è diventato generalizzato (seppur con un debutto soft per i primi sei mesi), visto che si è esteso anche agli operatori al di sotto di 400mila euro di volume d’affari. Dall’altro lato, l’amministrazione finanziaria, con in prima fila Entrate e Dogane, e il suo partner tecnologico, Sogei.
Lo sforzo è di quelli imponenti se si pensa che a regime la stima di scontrini e ricevute che transiteranno nei cervelloni del Fisco sarà di 30-35 miliardi. Naturalmente, non tutti parteciperanno alla lotteria degli scontrini, per la quale – come anticipato nell’altro articolo in pagina – è necessario che venga fornito il codice. Ma se si considera che viene generato un ticket virtuale di partecipazione per ogni euro speso, è facile comprendere come la mole di informazioni arrivate e da gestire e poi processare per le elaborazioni è destinata a moltiplicarsi a dismisura. Anche per questo i mesi che mancano dal debutto saranno dedicati a rafforzare e a rendere il più solida possibile l’infrastruttura.
Il percorso che il dato generato dal registratore telematico dell’esercente/commerciante prevede un primo approdo nei database dell’agenzia delle Entrate, che utilizzerà le informazioni in primo luogo per finalità di promozione della compliance cercando, attraverso incroci con altri dati disponibili (primo fra tutto quelle delle liquidazioni trimestrali Iva), di inviare alert e lettere per chiedere ai diretti interessati un adeguamento spontaneo in presenza di anomalie.
Tornando, però, al flusso, le informazioni sui corrispettivi e sui codici lotteria forniti dagli acquirenti saranno poi gestiti dal sistemone dell’agenzia delle Dogane-Monopoli. Un cervellone organizzato che contiene una parte destinata alla raccolta e all’elaborazione dei miliardi di dati e un sistema che si occupa delle estrazioni e del monitoraggio.
L’anello di congiunzione che permetterà di dialogare e “ritornare” al consumatore-acquirente è rappresentato dal portale della lotteria. Nelle scorse settimane è stata ipotizzata un’interfaccia web da suddividere in due aree: quella pubblica con il regolamento di gioco, il calendario delle estrazioni e i dati generali degli scontrini vincenti (ad esempio dovrebbero essere indicati luogo di emissione, data, importo); dall’altra ci sarà, invece, un’area privata ad accesso riservato, in cui si può entrate anche con Spid e Carta nazionale servizi, in cui il diretto interessato potrà indicare i suoi recapiti, dal cellulare alla mail o alla posta elettronica certificata (Pec), e potrà anche riscontrare i ticket eventualmente vincenti.
Insomma un circolo molto complesso dietro la lotteria che in questi mesi mancanti dal debutto sarà necessario mettere a punto per evitare false partenze prima e far funzionare a pieni giri poi.