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 2020  febbraio 29 Sabato calendario

All’asta castelli, isole e cinema

Gli italiani amano investire nel mattone. È il bene rifugio più sicuro, perché difficilmente presenta brutte sorprese anche in periodi di crisi economica, e può tramutarsi in una fonte di guadagno affittando o rivendendo, soprattutto nel momento in cui il valore dovesse aumentare. Paghi 100 e rivendi a 120 e anche di più. Nessuna banca consente guadagni simili.  Una recente analisi realizzata dal Centro Studi Sogeea, una grande impresa italiana che opera nel settore dei patrimoni turistici ricettivi e delle analisi per lo sviluppo finanziario delle imprese, pubblicata il 31 dicembre 2019 e presentata in Senato, fa emergere un settore ancora poco conosciuto: quello delle strutture architettoniche messe all’incanto, che nel 2019 hanno fatto registrare un incremento pari al 25%. Tra unità residenziali e commerciali e i palazzi d’interesse storico, si parla di 23.904 unità messe all’asta in un solo anno, per un valore complessivo pari a circa 3,5 miliardi di euro. Se in un sol giorno tutte fossero vendute, lo Stato incasserebbe un bel po’ di grana: oltre 300 milioni grazie alle imposte in vigore.

PALAZZI STORICI
Queste proprietà fanno parte dei beni immobiliari di enti quali l’Inps o l’Ater, il ministero della Difesa ma anche gruppi bancari quali Unicredit e Intesa Sanpaolo. In altri casi si tratta di palazzi storici. Tra le prerogative che rendono attrattivo questo tipo di mercato, vi sono i prezzi particolarmente vantaggiosi rispetto a quelli correnti. Per avere un’idea di ciò che si trova in vendita con questa soluzione d’acquisto, ecco qualche dato tra quelli più aggiornati. Tra quelli appena citati, 194 di essi sono motel, campeggi, alberghi e Bed&Breakfast. In tempi di crisi del mercato del lavoro, si può ragionare se investire in attività di accoglienza per creare un’opportunità di lavoro, per la prole o per se stessi. Esiste anche qualche sorpresa inattesa. Il castello di Ozegna per esempio, che si trova in Piemonte e può essere acquistato con una valutazione di base di 1 milione e 100mila euro. 
Per chi avesse voglia di mettere le mani, e qualche milione di euro, su un cinema, ecco la soluzione: lo storico Cinema Adriano che si trova a Roma in piazza Cavour, sede anche della Corte Suprema di Cassazione – il cosiddetto Palazzaccio – attende di trovare un nuovo proprietario. Il prezzo di partenza è di 27 milioni d’euro e l’asta si terrà il prossimo 7 maggio. Rimanendo nella capitale e nel settore delle sale cinematografiche, anche il Cinema Roma, situato a Piazza Sonnino, può essere comprato con una base che parte da 2,3 milioni di euro. 

PREZZI ELEVATI
Tenetevi forte perché ecco una vera chicca: il prossimo 17 Aprile il Daniel’s Hotel, sito in Via Frattina a Roma, sarà posto all’asta. Il valore stimato è di 3,9 milioni di euro. Voglia di scappare dalla vita frenetica delle grandi metropoli e di trovare rifugio in un posto tranquillo? L’isola di Tessera, situata nei pressi di Venezia tra l’aeroporto Marco Polo e l’isola di Murano, attende di trovare un acquirente. Il prezzo non è per tutte le tasche, ma nemmeno troppo esoso: 2,2 milioni di euro. 
Quelli appena descritti sono i casi più singolari e con costi da nababbi, ma analizzando i dati forniti dallo studio in questione, scopriamo che il 67% delle proposte hanno costi che, spesso, non superano i 100.000 euro. Passiamo ora alla distribuzione territoriale. Il maggior numero – per l’esattezza 13.152 unità – si trova al Nord, e la regione che offre maggiori opportunità è la Lombardia, che custodisce 3.343 immobili che attendono di trovare un nuovo titolare. Il secondo posto se lo aggiudica la Sicilia, con 2.720 possibilità d’investimento. Nella capitale si scende a 1.443. 
Un paio di consigli prima di appassionarsi a questo settore. È preferibile farsi assistere da un consulente. Inoltre, se è pur vero che i prezzi vantaggiosi possono far venire la voglia d’investire in una di queste proposte, è meglio verificare a dovere le condizioni di ciò che s’intende comprare. Spesso si tratta di costruzioni che hanno necessità di grandi lavori di ristrutturazione e consolidamento. Meglio andar cauti.