Libero, 28 febbraio 2020
L’India: la cacca di mucca combatte il tumore
«No! La cacca e la pipì delle mucche per combattere il cancro no!», protestano 500 scienziati indiani. In India è primo ministro Narendra Modi, leader di un Bharatiya Janata Party (cioè il Partito Popolare Indiano) che si ispira al nazionalismo induista. E alcune delle misure del suo governo hanno appunto suscitato varie polemiche, anche se su scala diversa. Ci sono stati duri scontri di piazza, in particolare, riguardo al progetto per negare la possibilità di acquisire la cittadinanza a immigrati e rifugiati di religione islamica, mentre la strisciante riabilitazione di quel Nathuram Godse che assassinò Gandhi ha più che altro incontrato obiezioni di intellettuali. Ma a parte voler ridurre il peso dei musulmani in India e voler prendere le distanze da un padre della patria accusato appunto di essere stato con i musulmani troppo indulgente i nazionalisti del Bjp credono anche che il governo federale dovrebbe salvaguardare il valore sacro delle mucche, e di tutti i loro prodotti.Non solo il latte, ma anche orina e sterco, che secondo la tradizione indù avrebbero portentose doti medicinali. E per questo è partito un programma di ricerche. Da qui l’ira appunto di un gruppo di scienziati, che in una lettera on line hanno parlato di idee «antiscientifiche» e di uno spreco di soldi pubblico, proprio mentre il Paese ha gravi problemi finanziari. «Non sono ricerche basate su dati scientifici oggettive ma solo volte a confermare credenze esistenti», sostiene Aniket Sule: un ricercatore dell’Homi Bhabha Centre for Science Education che è stato tra i redattori della lettera. «Dovrebbero dimostrare da qualcosa di concreto prima di buttarci sopra dei soldi». Il progetto è parte di un programma di varie agenzie governative tra cui in particolare non solo il Dipartimento di Scienza e Tecnologia ma anche un Ministero di Ayurveda, Yoga e Naturopatia, Unani, Siddha, Sowa Rigpa e Omeopatia, che il governo di Modi ha istituito appunto per promuovere le medicine tradizionali indù.L’obiettivo è studiare la “muccoterapia” contro cancro e diabete, e anche promuovere prodotti di origine bovina al posto dei pesticidi e per fabbricare shampoo e detersivi. Ovviamente a partire da vacche indiane, di cui si esalta la «purezza e unicità».