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 2020  febbraio 28 Venerdì calendario

Francesca Manzini arriva su Striscia

Questa volta ci mette la sua (vera) faccia. Dopo aver imitato Maria De Filippi e Belén, Monica Bellucci e Simona Ventura, Francesca Manzini si mostra così come è: da lunedì condurrà Striscia la notizia per una settimana con Gerry Scotti. «Quando me l’hanno detto mi sono messa a piangere e non ho capito più niente». Romana, 29 anni, imitatrice autodidatta, la sua palestra è stata un muro senza specchio: «Avevo 7 anni, ho preso una sedia, mi sono seduta come faceva Alba Parietti senza che le venissero i crampi e ho iniziato a rispondere a domande immaginarie. Non sto bene vero?», come Marzullo si fa una domanda e si dà pure la risposta. «Ho iniziato così: davanti al muro ballavo, conducevo programmi, imitavo. Sono cresciuta a pane e televisione». Una determinazione che l’ha portata lì dove voleva essere. La sua è stata una gavetta passata anche attraverso tanti «no»: «Carlo Conti me ne ha dati 4 per il suo Tale e Quale Show: io ci provavo, ma ogni volta venivo respinta. L’ultima volta ci sono rimasta male perché mi ero impegnata tanto, ma alla fine l’ho ringraziato perché poi mi ha chiamato Maria De Filippi per fare la concorrente ad Amici Celebrities». Succedeva l’anno scorso. L’anno prima invece era stato Carlo Verdone a volerla in Benedetta follia: «Così come sono entrata nel mondo del cinema ne sono uscita», perché a oggi quell’esperienza è rimasta un unicum, «una nuvola di passaggio».
Dopo il muro di camera sua ci sono stati i villaggi turistici «tra anni di vera palestra. Fiorello mi ha fatto un complimento bellissimo – mi ha detto che sono veloce e ho la battuta pronta – e mi ha dato un consiglio prezioso per le imitazioni: trova sempre un dettaglio che il pubblico non è abituato a vedere, quello fa la differenza». Dai villaggi turistici ai social il passo è stato digitale: «Ringrazio Twitter, Instagram e Facebook, lì mi sono scoperta donna: bella, forte e improvvisatrice».
Sa imitare 53 tipi di voce, compresa quella di Mara Venier che ha proposto più volte quest’anno a Striscia: per calarsi nei suoi panni usa la tecnologia del deep fake, non è doping? «Il deep fake si limita a sovrapporre il volto di chi viene imitato sulla mia faccia e mi evita così 4 ore di trucco e collagene. La voce, la gestualità, i dettagli sono invece artigianali, è tutta farina del mio sacco: le sfumature alla fine fanno il colore, e questa non l’ho letta sui Baci Perugina». Insomma talento naturale.
Sembra quasi spavalda quando dice che non ha nessuna paura per il suo debutto davanti a milioni di spettatori: «Sono tranquilla: al posto delle persone devo vedere il muro che guardavo quando mi allenavo da piccola; se annebbi la vista, non vedi tutti quegli occhi che ti guardano». Il consiglio di Antonio Ricci è stato un lampo: «Sii te stessa e non strafare».
Fidanzata con l’ex rugbista argentino Juan Martín Hernández («sono l’unica donna che dà sempre ragione a un uomo»), Francesca Manzini ha attraversato anche molte fragilità: anoressica, poi bulimica, ha raccontato che a casa sua c’era un clima di violenza psicologica e molto silenzio. La battuta è pronta: «Era come la Milano ai tempi del coronavirus. Ma quello che ho vissuto è quello che mi permette di essere qui ora. Ho una grande resilienza, una grande capacità di reagire. Ho frequentato posti veramente brutti ma ho avuto forza di dire basta: quando diventi consapevole di quello che vivi, ti dai pace e ritrovi l’equilibrio». Se si guarda da fuori quale pregio si riconosce? «Penso che la naturalezza sia il mio talento: mi sento come Roger Rabbit».