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 2020  febbraio 27 Giovedì calendario

Helicopter money a Hong Kong

La regione che già sconta più di altre gli effetti negativi dell’epidemia da coronavirus dà un esempio di ricetta per cercare di rilanciare l’economia: non solo tagli alle imposte e affitti pubblici, non solo agevolazioni alle imprese, ma ricorso all’erogazione di contanti a tutti i cittadini perché spendano in modo da risollevare i consumi. Il tutto allentando la disciplina del bilancio statale. 
Le autorità di Hong Kong hanno varato ieri un piano che prevede tra l’altro di mettere nelle mani di tutti i residenti permanenti 10 mila dollari di Hong Kong (quasi 1.300 dollari Usa, 1.180 euro): circa sette milioni di persone usufruiranno di una agevolazione calcolata intorno al 2,5% del Pil, concessa nel quadro di un nuovo pacchetto straordinario di iniziative da 120 miliardi di dollari di Hong Kong (14,2 miliardi di euro) finalizzato a cercare di far uscire il territorio da una recessione già in corso. L’anno scorso il Pil della regione amministrativa speciale si è contratto dell’1,2%, tra le conseguenze della guerra commerciale Cina-Usa e delle proteste di massa che nel secondo semestre hanno più volte semiparalizzato le attività commerciali: per quest’anno le previsioni ufficiali sono di una possibile contrazione fino all’1,5% (anche se nel migliore dei casi potrebbe tornare una crescita dello 0,5%). 
Con il coronavirus (che ha provocato sinora 84 infezioni, due morti e la chiusura delle scuole almeno fino al 20 aprile)) si è realizzata una “tempesta perfetta” sull’economia, anche per via delle drastiche misure preventive adottate, tra cui il bando agli ingressi dalla Cina continentale che ha abbattuto il turismo. «La crisi attuale è peggiore di quella della Sars. Ma la competitività di fondo di Hong Kong resta solida: introdurremo misure anticicliche per aiutare tutti a superare questo periodo difficile», ha sottolineato il Segretario alle Finanze Paul Chan, annunciando di fatto che il governo è pronto a sostenere cinque anni consecutivi di deficit del bilancio statale. L’ultimo disavanzo si era verificato nel 2004, proprio dopo la Sars: nel corrente anno fiscale che termina a marzo, si attesterà a 38,8 miliardi di dollari Hk, per salire al record storico di 139,1 miliardi (quasi 20 miliardi di dollari Usa, pari al 4,8% del Pil) nel prossimo esercizio. Nulla che non sia sostenibile (alla luce delle riserve per l’equivalente di 144 miliardi di dollari Usa), anche se certo intaccherà la tradizionale fama di disciplina fiscale rigorosa. Ieri l’indice Hang Seng della Borsa ha ceduto lo 0,7%.
Tra le misure annunciate (soggette ad approvazione parlamentare) figurano alcune riduzioni delle imposte sul reddito, sostegni all’occupazione e al turismo, agevolazioni sugli affitti di case pubbliche, fondi per l’innovazione, pagamento delle tasse per sostenere esami studenteschi, riduzione dei costi sulle transazioni per il mercato degli Etf. Le piccole imprese potranno accedere a prestiti agevolati e a facilitazioni fiscali. Inoltre saranno aumentate del 25% e spese per la polizia (cosa che ha attratto aspre critiche da parte degli attivisti politici).
Non è la prima volta che le autorità di Hong Kong mettono contanti nelle tasche dei cittadini nella speranza di stimolare i consumi: lo fecero nel 2011 (6mila dollari Hk) e anche, solo per i redditi più bassi, nel 2018 (4mila). Alcuni economisti contestano l’efficacia di una misura simile nelle attuali circostanze, evidenziando piuttosto che il provvedimento si inquadra negli sforzi del governo per contenere il malcontento popolare. Anche Singapore, comunque, ha annunciato la settimana scorsa un piano di supporto alle famiglie che contempla l’erogazione di contanti per un massimo di 300 dollari di Singapore (210 dollari Usa): anche l’ex città stato viaggia verso il maggior deficit statale da oltre 20 anni. 
Chan ipotizza che dal 2021 l’economia riprenderà a girare su buoni ritmi, una media del +2,8% annuo fino al 2024. Tra alcuni mesi riprenderanno le attività di promozione e attrazione di investimenti dall’estero: il maggior evento di questo tipo in Europa è previsto a Milano il prossimo 27 ottobre, denominato “Think Asia, Think Hong Kong” (con una tappa successiva a Madrid). Lo ha confermato settimana scorsa il nuovo rappresentante economico-commerciale presso la Ue, Eddie Cheung, in un incontro pubblico nel capoluogo lombardo.