Corriere della Sera, 25 febbraio 2020
Il nostro cervello e l’epidemia
(…) Il nostro cervello ha una parte emotiva, quella cosiddetta limbica, che reagisce alle minacce in modo immediato e una invece razionale, situata nella corteccia frontale, che esercita, fra l’altro, un controllo sulla prima. Questa porzione del nostro sistema nervoso centrale è stata definita l’organo della civilizzazione. È il momento di fare appello a questa parte di noi che ci immunizza dall’agire sotto l’impulso del puro istinto e che ci ha permesso di costruire sistemi sociali evoluti.
Epidemia significa, letteralmente, «sulla popolazione», investe e interpella quindi ognuno di noi. Nelle circostanze in cui ci troviamo il sistema sanitario è più che mai un organismo diffuso del quale siamo tutti parte attiva. È assolutamente necessario decodificare le nostre paure, pesarle e contenerle per evitare il contagio emotivo, quello che più di tutto rischia di far collassare il sistema. (…)