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 2020  febbraio 24 Lunedì calendario

Parlano i responsabili (Rotondi, Polverini, De Siano)

Lui è il democristiano per elezione, responsabile per costituzione fisica. Pronto a ogni prudenza. Lei vive il potere declinante come si fa con l’artrosi. A una certa età viene e bisogna tenersela. L’altro è un poltronista ora morigerato. Nel passato è riuscito a fare il consigliere comunale, il consigliere provinciale, quello regionale e finanche il senatore in una volta sola, ammucchiando nel giro stretto di qualche settimana, e mischiando incarichi e (immaginiamo) indennità. Però a un certo punto della carriera bisogna appendere le scarpette al chiodo.
“Sono Gianfranco Rotondi e tutti mi tirano per la giacchetta, tutti vogliono farmi dire che sono il capo dei Responsabili, il capo dei transfughi, colui che farà da sgabello a Conte. Il fatto è che il primo che vorrebbe questo esito è Matteo Renzi: prega giorno e notte che qualcuno faccia proseguire la corsa del treno dal quale lui ha deciso di saltar giù per paura di fregarsi definitivamente”
“A me, Renata Polverini, l’unica cosa che non manca è il senso della realtà. Con questo disastro del coronavirus pensiamo che ci sia spazio per la crisi di governo? Solo i matti ci credono”
“A Ischia non abbiamo clientela dell’est asiatico e quindi reggiamo l’urto con un po’ di tranquillità in più. Sinceramente penso che il mio futuro sia più nell’attività alberghiera che in Parlamento. Il senatore Domenico De Siano (cioè il sottoscritto) sa che dopo Conte ci sono solo le elezioni. E per quel che lo riguarda, prima vengono meglio è”.
In fila per tre. Sono qui descritte tre tipologie di responsabili, potenziali o effettivi. Annunciati o solo vagheggiati. Volitivi o rinunciatari.
Rotondi: “Renzi è corso troppo, com’è solito fare perché ha cieca fiducia nel suo istinto. Ritiene che la sua leadership si possa mettere in salvo solo balzando all’opposizione di questo governo che, lui pensa, in qualche modo sarà costretto ad andare avanti”
Polverini: “Il pasticcio è proprio questo. Puoi annunciare la crisi per settimane? Puoi inchiodare il Paese sul tema della prescrizione quando si fa la conta quotidiana delle aziende che chiudono? Vuol dire che non hai capito niente della vita”
De Siano: “Questo governo è un disastro, ma dopo Conte ci sono le elezioni. Io resto in Forza Italia”
Polverini: “Io sto in mezzo, sospesa. Non si capisce niente”
Rotondi: “Ho fatto quel che ho sempre detto. Sono un democristiano fedele all’idea e alla linea. Tutti mi riconoscono coerenza, quel che succederà un po’ lo immagino”
Polverini: “Con questa fifa blu, con il disastro del coronavirus cosa vuoi che succeda? Niente”
De Siano: “Hanno fatto sempre finta, non ho mai creduto alla crisi”
Rotondi: “Renzi ci ha creduto, ma non ha fatto bene i conti con Nicola Zingaretti che giustamente ora dice: amici cari, vi ho fatto giocare come mi avete chiesto. Ho rinunciato a fare il ministro, ho detto sì al governo. Però ora basta. A Zingaretti conviene mille volte fare le elezioni”
Polverini: “Non ti credere che se casca Conte tutti cantino l’alleluia. Persino nella Lega ci sono tanti perdenti posto. Quelli entrati in Parlamento a sorpresa e che alle prossime elezioni non vedranno assicurati i seggi”
Rotondi: “Con la riduzione del numero dei parlamentari la Lega, se facesse il trenta per cento, otterrebbe lo stesso numero di seggi di ora. Con la differenza che avrebbe da sfamare il triplo degli appetiti”
De Siano: “Noi di Forza Italia siamo in crisi. E so che è assai probabile essere iscritto nei perdenti posto. Ma sono pronto al sacrificio. Anzi, forse verrà il momento di mettermi a fare l’albergatore e chissà che non trovi più soddisfazioni (parlo di soldi)”
Rotondi: “Nulla di più probabile che Renzi chieda a cinque sei dei suoi di fare i responsabili. Amici cari, gli dirà, io non sono in grado di garantirvi l’elezione. Saltate sul carro e dopo si vedrà”
Polverini: “Renzi è stato precipitoso. Ha anticipato troppo e non ha fatto i conti con la realtà. Si fida eccessivamente del suo naso. Pensa di conquistare le anime perse di Forza Italia ma non riflette sul fatto che la sua immagine si sia andata svilendo. Perché è accaduto? Perché l’antipatia nei suoi confronti è persino superiore ai suoi eventuali demeriti?”
De Siano: “FI è decisamente nel centrodestra, non scherziamo proprio”
Rotondi: “Tu mi puoi dire: al voto vuole andarci Zingaretti, Conte no. È così davvero? Il premier ha una fiducia mediana, uno status di democristano ante litteram. Sta nel mezzo, non piace e non dispiace, sorride al colto e all’inclita, al borghese e all’operaio. Zingaretti può benissimo dirgli: farai il nostro candidato premier. Finanziarie assassine non ne hai ancora approvate, ti va bene presentarti agli elettori”
Polverini: “Al di là delle urla degli ultimatum televisivi io vedo calma piatta. Massima confusione in Parlamento. Nessuno sa cosa ne sarà del domani. Dai, non scherziamo”
Rotondi: “Ricordiamoci che Conte ha celebrato la figura di un personaggio storico della Dc irpina come Fiorentino Sullo. E a maggio sarà chiamato a onorare la memoria di Aldo Moro. Dimmi come un democristiano possa sentire il disagio di accompagnarlo, eventualmente, in un futuro prossimo”
Polverini: “Renzi è imbestialito anche dai nomi che stanno uscendo per il prossimo giro di poltrone. Vedi D’Alema alla presidenza di Leonardo”
Rotondi: “Le nomine ci azzeccano eccome”
Polverini: “Il centro è un magna indefinibile”
De Siano: “Sinceramente noi di Forza Italia non stiamo messi bene”
Rotondi: “Proprio per questo l’azzardo di Renzi è divenuto un allungo temerario. Se pure ci fosse un battaglione di responsabili con lo spadone impugnato e la voglia di combattere fino all’ultimo pur di rimanere qua dentro, non è detto che Conte li accolga. Al massimo gli fa fare un giretto fino all’autunno. Dopo Conte ci sono solo le elezioni. Questo mi pare chiaro”
Polverini: “Non cade”
De Siano: “E poi se cade si vota, ma come ho detto io sono pronto anche al sacrificio”.