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 2020  febbraio 22 Sabato calendario

Che fine ha fatto Silvio Berlusconi?

Dai social è sparito da lunedì 10 febbraio quando è stato pubblicato il suo ultimo post sulle foibe. Ma dal 14, giorno di San Valentino, sembra addirittura sparito dalla circolazione, tanto da risultare irraggiungibile persino per gli esponenti più in vista di Forza Italia. Chi lo dà fuori dai confini nazionali per una fuga d’amore, chi in vacanza in una delle sue tante residenze, chi, allarmatissimo, lega la misteriosa assenza a problemi di salute fino a far temere il peggio spargendo il panico. Che fine ha fatto Silvio Berlusconi? Quasi tutti gli azzurri s’interrogano preoccupati, dopo averlo visto sparire dai radar e inutilmente cercato per avere lumi sulle mosse da fare con il toto-responsabili che impazza e Matteo Renzi pronto a fare ponti d’oro agli eletti forzisti.
E già perché con la maggioranza in grande agitazione e il governo Conte appeso ai risicati numeri del Senato, tra gli azzurri c’è incertezza e smarrimento per le sollecitazioni interessate che arrivano da più le parti. Certo, superato lo scoglio della fiducia a Palazzo Madama sulla vicenda delle intercettazioni, la necessità di correre immediatamente in soccorso dell’esecutivo barcollante sembra archiviata. Ma le manovre sottotraccia continuano lo stesso. Anzitutto con i “responsabili” che mirano ancora a organizzarsi autonomamente così assottigliando ulteriormente le file forziste. Ma anche per le minacce di defezioni legate ad altre vicende. A cominciare dalle candidature da definire per le Regionali in Puglia, Veneto, Toscana e Marche, per le quali la presenza di Berlusconi viene invocata per limitare gli appetiti annessionistici di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Per non parlare della Campania dove il destino della senatrice azzurra Sandra Lonardo, sembra legato alle scelte del più celebre consorte Clemente Mastella, sindaco dimissionario di Benevento, che lamenta una fatwa salviniana nel suoi confronti e pretende soddisfazione con l’aiuto di Berlusconi.
Un’atmosfera politica ad altissima fibrillazione, dunque, in cui i problemi interni al partito-azienda si incrociano con le illazioni e le supposizioni sull’assenza del leader, soprattutto quelle che, dicono alcuni, sembrano alimentate da chi cerca solo di avvantaggiarsene. Di chi si tratta?
Il primo della lista nera è Paolo Romani che, dopo aver annunciato di voler traghettare un nutrito drappello di senatori azzurri in soccorso del governo Conte, è ora accusato di rimestare nel torbido per essere arrivato a dipingere l’ex Cav. in condizioni estreme di salute. Sarà vero? A suonare su questo tasto, per la verità, sono anche altri insospettabili forzisti interpellati dal Fatto e che appellandosi al più rigoroso anonimato evocano “un ricovero per controlli”. Sussurri maliziosi che contrastano con le tranquillizzanti versioni fornite da altri prediletti dal leader che sorridendo minimizzano: “È a Lugano per dimagrire”. O, rilanciano, delineando una controffensiva: “È sulla strada del ritorno, sta per concedere interviste ai giornali, pronto ad affilare le armi per gli appuntamenti programmati con la segreteria in vista di un rientro alla grande anche in tv”. O che addirittura infiocchettano l’assenza e l’imminente ritorno – è il caso di un altro amatissimo da Silvio – sfornando particolari succosi sui suoi nuovi orizzonti sentimentali: “Ma quale piede nella fossa, si mettano l’anima in pace i suoi nemici: è andato all’estero con la nuova fiamma a folleggiare per San Valentino”.