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 2020  febbraio 21 Venerdì calendario

Biografia di Nando Ceccarini

Nando Ceccarini (1941-2020). Fondatore, a Repubblica, delle pagine di cronaca. Daniele Mastrogiacomo: «L’ho conosciuto a Repubblica. Io giovane cronista alle prime armi, lui caporedattore chiamato da Paese Sera dove aveva fatto di tutto. Con una velocità nella scrittura, anche bella, che gli aveva fatto conquistare il nome di “Ribattuta Joe” quando da noi guidava la squadra di notte ed era capace di rifare tutto il giornale per la seconda edizione. Una qualità che aveva raggiunto come capo dell’edizione pomeridiana del grande quotidiano di via dei Taurini, nel quartiere romano di San Lorenzo. Sveglia all’alba e fattura di un numero che sarebbe stato in edicola alle 3 del pomeriggio […]. Ho un’immagine che mi è rimasta scolpita. Un sabato pomeriggio, senza notizie. Ceccarini di turno, felice perché sarebbe partito per la Sardegna quella sera stessa. Riceve una telefonata da Attilio Bolzoni, all’epoca corrispondente a Palermo. La faccia diventa seria di colpo. Resta in silenzio. Disegna in pochi minuti quindici pagine. Una scansione impressionante: chiarissime, perfette. Va all’ufficio centrale che ha già saputo la notizia: Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo sono stati colpiti da un attentato. L’agitazione è immensa. Prima di lasciare la stanza della cronaca ci guarda: “Tutti mobilitati. La mafia ha ucciso Falcone”. Due inviati già erano in volo per Palermo, noi chini sulle macchine da scrivere. Il Cronista con le pagine disegnate e pronte da riempire e titolare. Uscimmo con un numero eccezionale, stracciando la concorrenza». Ferdinando Ceccarini è morto dopo un attacco cardiaco da cui si era salvato grazie al massaggio cardiaco di un vicino ma poi riapparso per un trasferimento ad altro ospedale, per via della mancanza di un letto in rianimazione al Pertini di Roma. I figli, Adolfo e Lorenzo, hanno presentato denuncia «per la memoria di nostro padre e perché questo non si ripeta più: ormai, la sanità del Lazio è diventata uno snodo per rinviare i pazienti ai privati, neanche le giunte di centrodestra erano riuscite così bene in questa impresa». Lascia la moglie Aurora, primario oculista [Picozza, Rep].