ItaliaOggi, 20 febbraio 2020
L’e-commerce in Cina trae vantaggio dal virus
In Cina, con l’economia bloccata dall’epidemia del coronavirus, l’e-commerce ne trae vantaggio. In media, le vendite online degli operatori cinesi sono aumentate del 300%, in volume, rispetto all’anno scorso, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Meituan consegna da due a tre volte di più rispetto ai giorni precedenti il Capodanno cinese. Il suo concorrente, DingDong MaiCai ha registrato vendite in crescita del 300% sul 2019. E MissFresh, altro colosso delle consegne a domicilio, ha visto le consegne crescere del 350%, in volume, dopo il Nuovo Anno cinese, all’inizio di febbraio.L’e-commerce cinese aiuterà a compensare parte dell’impatto negativo del coronavirus sulle vendite, ha detto a Le Figaro, Ava Chang, analista di S&P Global Rating. Del resto, nessuna agenzia di rating ha rivisto al ribasso le proprie proiezioni di crescita per le vendite online, circa il 17% in più nel 2020. E questo nonostante la crescita cinese nel primo trimestre di quest’anno potrebbe essere nulla a causa del virus.
Il commercio online in Cina è il più maturo del mondo. Un quarto delle vendite si fanno ormai grazie alle piattaforme internet che hanno creato un ecosistema che mischia vendite sul web e nei negozi fisici grazie all’intelligenza artificiale e alla raccolta dei dati dei consumatori. La crisi causata dal virus potrebbe essere benefica per alcuni marchi che si trasferiranno sulla Rete più rapidamente, ha detto a Le Figaro Thomas Graziani, cofondatore di WalktheChat, società di socialmarketing in Cina. Bestseller, proprietario di Vero Moda e di Jack&Jones, che possiede 7 mila boutique in Cina, ha saputo adattarsi rapidamente proponendo una piattaforma di vendita online e ha visto le proprie vendite sul miniprogramma di Wechat passare da 1,4 milioni a 6,4 milioni di yuans tra il 1° e il 5 febbraio.