https://www.ilpost.it/2020/02/19/michael-bloomberg-chi-e, 19 febbraio 2020
Da dove arriva Michael Bloomberg
Michael Bloomberg, candidato alle primarie del Partito Democratico per le elezioni presidenziali del 2020, ha ottenuto ottimi risultati nei sondaggi, parteciperà al confronto televisivo di mercoledì sera e ha un piano molto chiaro – pur con una strategia senza precedenti – per ottenere la nomination del partito. Prima di tutto questo, Bloomberg è stato almeno altre tre cose: un imprenditore di enorme successo, tanto da diventare uno degli uomini più ricchi al mondo, un rispettatissimo sindaco di New York per tre mandati, e più avanti il principale finanziatore di movimenti e cause politiche vicine al Partito Democratico.
Bloomberg è nato nel 1942 nella periferia di Boston, in Massachusetts, dove ha vissuto fino al liceo. Sua madre faceva l’impiegata, mentre suo padre era un contabile. Entrambi discendevano da famiglie di ebrei scappati dalla Russia. Dopo una laurea in Ingegneria elettronica, Bloomberg ha studiato Economia aziendale ad Harvard e iniziato a lavorare nel settore degli investimenti bancari. Nel 1981 Bloomberg usò parte di una liquidazione da 10 milioni di dollari ottenuta dal suo lavoro precedente per costruire insieme ad alcuni collaboratori una specie di computer fisso – di colore nero lucente – che trasmetteva una serie di servizi rivolti agli analisti finanziari: era l’antenato del cosiddetto Bloomberg Terminal, un dispositivo che secondo una efficace descrizione di Vox «ospita montagne di dati su aziende, strumenti finanziari e movimenti in borsa da tutto il mondo, e può essere usato per fare calcoli finanziari, operazioni di scambio, mettere a confronto investimenti e compiere analisi». In una descrizione da cui anni più tardi è stato costretto a prendere le distanze, Bloomberg spiegò che il suo terminale è in grado di fare «tutto», persino del sesso orale.
Embed from Getty Imagesando, nei sondaggi: è arrivato al terzo posto in quelli nazionali ed è dato fra i favoriti in diversi stati in cui si voterà il 3 marzo.