la Repubblica, 19 febbraio 2020
Il matrimonio Ubi Intesa in cinque domande e cinque risposte
Se l’operazione Intesa-Ubi andrà in porto cosa cambierà per i correntisti ?I correntisti di Ubi Banca dovranno abituarsi a nuove insegne: «Il loro marchio non ci sarà, ha chiarito Carlo Messina. Oltre tre milioni di clienti Ubi (soprattutto individui, Pmi e patrimoni importanti) passeranno a Intesa. Altri 1,2 milioni vireranno su Bper, alla quale Intesa cederà (per evitare rilievi Antitrust) 4-500 filiali, in primis in Lombardia, con una dote di 20 miliardi di prestiti.Entrerà in gioco anche UnipolSai, che rileverà le attività assicurative dei clienti passati a Bper. Con il cambio di casacca, gli ex correntisti Ubi dovranno aggiornare i loro Iban. I mutui sono al riparo da variazioni contrattuali, grazie all’articolo 58 del Tub. La nuova Intesa gestirebbe mille e cento miliardi di risparmi e una quota del 21% di depositi e impieghi di tutto il sistema creditizio.Che conseguenze ci saranno per i dipendenti due istituti bancari?I sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin «vigileranno» a tutela dei circa 110 mila lavoratori interessati, ma hanno già anticipato che l’operazione «crea valore». Ci saranno 5 mila uscite volontarie, comprese le mille di Intesa e trecento di Ubi già concordate con i sindacati.“Nessun impatto sociale”, garantisce Intesa, ma “opportunità di crescita professionale” nel nuovo gruppo. Previste 2.500 assunzioni di giovani, una ogni due uscite. I risparmi sul personale saranno di 340 milioni, altri 170 arriveranno dalle integrazioni di software e affini. In agenda anche l’allineamento dell’offerta commerciale di Ubi a quella dell’acquirente.Cosa sarà offerto agli azionisti?Intesa offrirà 17 nuove azioni proprie, che arriveranno da un amento di capitale dedicato, ogni 10 azioni Ubi consegnate: premio del 22,6% sui prezzi del 14 febbraio, al netto delle cedole 2019.L’Offerta pubblica di scambio dovrebbe partire a fine giugno: obiettivo arrivare almeno al 66,67% del capitale, ma Messina potrebbe “accontentarsi” del 50% più un’azione. Se tutti i soci Ubi aderissero, si ritroverebbero al 10% del nuovo gruppo e le fondazioni azioniste di Intesa scenderebbero dal 14,8 al 13,1 per cento. Gli analisti hanno apprezzato la prospettiva di un dividendo di 0,2 euro per azione quest’anno e superiore nel 2021, “sopra le previsioni”.