Il Sole 24 Ore, 17 febbraio 2020
Francesco Totti Spa è in rosso
È nell’olimpo del calcio italiano ma dopo 20 anni esatti dal debutto nel mondo degli affari è ancora acerbo come imprenditore. Una cosa è certa e comune ai due lati della stessa medaglia: non demorde mai.
Lui è Francesco Totti, l’ottavo re di Roma, leggenda del pallone per milioni di persone in tutto il mondo. Sotto la maglia della “magica”, dal 18 maggio 2000, quando aveva solo 24 anni, ha sempre indossato il doppiopetto dell’imprenditore.
La prima volta
Quel giorno di 20 anni fa la temperatura nella capitale non era elevata per gli standard ai quali è abituata: 25 gradi e un’umidità del 62%. Meglio così. Totti è atteso per firmare – davanti al notaio Maurizio Misurale – la costituzione della “Vetulonia srl”, una società immobiliare con un capitale sociale di 20mila euro.
Il nome scelto – Vetulonia – è carico di emozioni per quel ragazzo di Porta Metronia, che proprio in Via Vetulonia, al civico n.18, abitava con la famiglia prima di diventare una stella mondiale dello sport.
Così come carico di sentimenti, emozioni o evocazioni, sono le ultime due società nelle quali il “pupone” è entrato: It scouting, costituita l’11 ottobre 2019 e di sua proprietà al 100% e Ct10 srl, nata il 9 dicembre 2019, di cui detiene il 49%.
Ma facciamo un passo indietro nel tempo, prima di giungere ai giorni nostri, i quali, alla luce degli ultimi bilanci depositati e visibili, testimoniano che di strada da fare nel mondo dell’imprenditoria, l’ottavo re di Roma ne ha ancora molta. Le perdite complessive delle società a lui riconducibili sono di 200.023 euro, a fronte di un fatturato complessivo di 2.657.348 euro. Senza contare liquidazioni in corso e cessazioni di attività.
Vetulonia primo amore
Alle 9 del 14 giugno 2019, Totti, amministratore e socio unico della società Vetulonia srl, che ha un collaboratore e nessun dipendente, dà lettura del bilancio di esercizio a fine 2018. Alle 9,40 è tutto finito. Il bilancio si chiude con una perdita di 4.869 euro su un fatturato di 89.630 euro. Peggio dell’anno precedente, che si era chiuso con un utile di 3.579 euro ed un fatturato di 113.467 euro.
Vetulonia srl come prima sede avrà Via Monte Santo n.1 ma con il tempo, come tutte le altre società oggi direttamente riferibili a Totti, ha spostato la sede in Via Antonio Baiamonti 10 (a partire dal 21 febbraio 2003).
Nessun compenso autoliquidato
La società, che non possiede altre partecipazioni, che pure nel passato ha avuto (Longarina srl dal 2001 al 2007), nello stato patrimoniale ha iscritto 1,3 milioni di crediti e un totale attivo circolante di 5,5 milioni, una cifra coincidente con il totale del passivo, nel quale spiccano 5,2 milioni di debiti.
Tra le informazioni allegate al bilancio, si legge che «non sono stati erogati i compensi all’amministratore unico e che non esistono né crediti né anticipazioni concessi allo stato o impegni assunti per suo conto». Insomma, Totti non si è pagato lo “stipendio” e la sua società «non ha ricevuto alcuna sovvenzione e/o contributo dalle pubbliche amministrazioni».
L’ultima annotazione è che fino al 2017 tra gli azionisti c’era anche la madre del campione, Fiorella Marrozzini, che il 13 giugno 2017 possedeva il 74% delle azioni, pari a 14.800 euro. Dal 12 ottobre 2017 il figlio è solo al comando.
Longarina, secondo capitolo
Il 4 aprile 2001 Totti ha costituito Longarina srl, che come oggetto sociale ha “locazione di beni immobili di proprietà” ma anche «l’esercizio di attività sportive e in particolare la formazione, la preparazione e la gestione di squadre di calcio, tennis, ginnastica, arti marziali e altri eventi, nonché la promozione e l’organizzazione di gare e tornei».
Anche questa società, che non ha dipendenti, è stata iscritta alla Camera di commercio di Roma con un capitale di 20mila euro e nell’ultimo bilancio, relativo al 2018 e depositato il 30 giugno 2019, ha fatto segnare un fatturato di 63mila euro ed un utile di 4.364 euro, per il 5% a riserva legale e il resto ad “utili a nuovo”. Sempre meglio dell’anno precedente, che si era chiuso con una perdita di 16.412 euro su un fatturato di 47.262 euro (praticamente un terzo).
Nello stato patrimoniale allegato al bilancio, approvato il 18 dicembre 2019, nella voce “attivo” spiccano i 2,3 milioni di “immobilizzazioni materiale crediti” mentre nella voce “passivo” ci sono debiti per 2,4 milioni. Anche in questo caso nessuna retribuzione per il fuoriclasse del calcio.
Sempre il numero 10
Il 24 ottobre 2017 Totti iscrive, sempre alla Camera di commercio della Capitale, Numberten, vale a dire “numero 10”, quello che ha meravigliosamente segnato sulle spalle la vita del campione romano.
Molti osservatori sportivi hanno interpretato la nascita di questa società come una risposta, in vero a scoppio molto ritardato, alla caduta in disgrazia della Gea, la società dei procuratori più famosa, finita al centro di una serie di polemiche e accese discussioni non solo sportive.
Della Gea fecero parte, a vario titolo, Alessandro Moggi, figlio di Luciano, Riccardo Calleri (figlio di Gian Marco ex patron di Lazio e Toro), Chiara Geronzi (figlia del banchiere Cesare), Andrea Cragnotti (figlio di Sergio, ex proprietario della Lazio), Francesca Tanzi (figlia di Callisto, ex patron del Parma), Giuseppe De Mita (figlio del politico Dc Ciriaco) e Davide Lippi (figlio dell’ex ct della Nazionale Marcello).
Diritti d’immagine
L’attività prevalente è, infatti, la “gestione dei diritti di immagine”. Il capitale sociale di 119mila euro è stato interamente versato dal proprietario Francesco Totti. L’ultima assemblea societaria, del 28 giugno 2019, ha approvato il bilancio 2018 che ha visto un fatturato di 773.305 euro e una perdita di 199.706 euro. L’anno precedente la perdita era superiore (203.457 euro) e il fatturato inferiore (614.747 euro). Tra i 14,5 milioni dell’attivo spiccano i 6,7 milioni di credito e l’attivo circolante per 7,5 milioni. Nel passivo figurano 7,6 milioni di debiti. I dipendenti sono due e il presidente del cda è il fratello di Francesco, Riccardo Totti. Gli altri due membri del consiglio di amministrazione sono “mamma Fiorella” e il padre Enzo, che ancora abitano al numero 18 di Via Vetulonia.
L’amore per il mattone
Totti il pallino per il mattone l’ha sempre avuto. Immobiliare Acilia è stata iscritta il 22 settembre 2011 con un capitale sociale di 10mila euro. È nella proprietà di Numberten e anche in questo caso a rappresentarla legalmente è Riccardo Totti. Il fatturato 2018 è stato di 24.007 euro, con una perdita di 6.330 euro, approvati nell’assemblea del 30 aprile 2019.
Infine “Immobiliare Ten” è stata iscritta il 18 settembre 2007, con un capitale sociale di 30mila euro ed è di proprietà di Numberten, socio unico mentre l’amministratore è Riccardo Totti. Immobiliare Ten, che per oggetto sociale ha la compravendita di beni immobili effettuata su beni propri, ha chiuso il bilancio 2018, approvato il 30 aprile 2019, con un fatturato di 887.406 euro e un utile di 38.325 euro.
“Immobiliare dieci” (come si vede il numero 10 si ripete in mille salse nei nomi delle società) ha per oggetto compravendita, gestione, locazione e ristrutturazione di immobili in conto proprio. È stata iscritta presso la Camera di commercio di Roma il 4 maggio 2007 con un capitale sociale di 30mila euro. Numberten srl la possiede al 100% e l’amministratore unico è Riccardo Totti.
L’ultimo bilancio del 2018, approvato il 30 aprile 2019, evidenzia un fatturato di 820mila euro e una perdita di 31.807 euro.
“Immobiliare dieci” nel 2015 aveva stipulato con il Campidoglio un accordo per l’affitto di 35 appartamenti. Il contratto aveva una durata di 7 anni e avrebbe portato nelle casse dell’immobiliare cinque milioni di euro.
Totti soccer school
Il 2 luglio 2013 la Camera di commercio di Roma ha iscritto la “Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata Totti soccer school”, rilevata dall’ex calciatore della Roma degli anni Settanta Angelo Orazi. Il capitale sociale, interamente versato, è di 15mila euro e l’oggetto sociale è «l’iniziativa alla pratica, all’attività didattica, al sostegno, alla promozione e alla diffusione del calcio a livello agonistico in gare e/o campionati (riconosciuti dalla federazione italiana giuoco calcio) e altri sport».
Il presidente della società è Riccardo Totti che, con il padre Enzo e la madre Fiorella Marrozzini, si dividono parimenti le quote. Molti pensano che anche il fuoriclasse sia nella compagine ma così non è. L’ex capitano della Roma si diverte solo a giocare nei campi di Longarina (ecco un nome che ritorna negli affetti del campione) con la sua squadra “Totti sporting club ca8”, di calcio a otto, che partecipa al campionato amatori.
Questa società dà anche soddisfazioni economiche. L’ultimo bilancio mostra un fatturato di 370.361 euro ed un utile di 61.427 euro.
Le vecchie “partite” chiuse
Francesco Totti era presente in altre società. “Skins srl”, in scioglimento e liquidazione dal 19 novembre 2019, è stata costituita il 29 luglio 2015 con un capitale sociale di 10mila euro. La sua ragione sociale era il commercio all’ingrosso di prodotti e accessori per la telefonia mobile, computer, tablet, video, sistemi di radio-telecomunicazioni e apparecchiature elettroniche in genere.
L’ultimo bilancio, approvato il 30 aprile 2019 dal presidente e liquidatore Roberto Maltoni, registra un fatturato di 61.586 euro e una perdita di 57.593 euro. Fino al 26 maggio 2017 i soci erano Numberten srl (51%), Link srl (35%) e lo stesso Maltoni (14%). Al 5 agosto 2019 la proprietà era invece per il 51% della Numberten e per il 49% di Maltoni. Il 19 settembre 2019 diventa al 100% di Maltoni.
“Ft10 srl”, invece, non esiste più. Il suo oggetto sociale era il commercio elettronico al minuto di abbigliamento e gadget. Costituita il 15 ottobre 2009 con un capitale sociale di 10mila euro, è stata cancellata il 2 ottobre 2019. La proprietà era riconducibile a Numberten (60%), Michele Ricci e Cinzia Tommasone, esperti in comunicazione, ciascuno con il 20% delle quote. L’ultimo bilancio prima della chiusura, approvato il 30 aprile 2019, segnava 0 ricavi e una perdita di 82.126 euro.
Ancora sfide: It scouting
It scouting, che ha per oggetto sociale le agenzie e gli agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport, è stata iscritta nella Camera di commercio di Roma il 15 ottobre 2019. L’atto costitutivo della società è stato sottoscritto il 9 ottobre 2019 davanti al notaio romano Cesare Quaglia.
Il nome spiega tutto: pochi come Totti, che ha la proprietà della società e ne ha versato i 15mila euro di capitale sociale, possono intercettare e tutelare anche legalmente i campioni in erba. Al pari di Ct10, It scouting è stata appena presentata ai media.
E vai con Ct10 srl
Poche settimane dopo, per la precisione il 26 novembre 2019, Francesco Totti ha iscritto alla Camera di commercio di Roma Ct10 srl, con un capitale sociale interamente versato di 15mila euro. “L’acronimo “Ct” potrebbe indicare la prima lettera di “Checco”, con il quale viene chiamato spesso dagli amici e la t è la prima lettera del cognome. Curiosamente, nel mondo del football, “ct” sta anche per commissario tecnico.
I soci di “Ct10” sono il trentatreenne procuratore calcistico Giovanni Maria Demontis, che ha il 51% e il “capitano” con il 49%. Nell’artico 22 “Bilanci e utili” dell’atto costitutivo firmato il 26 novembre 2019 davanti al notaio Cesare Quaglia, si legge che «gli utili netti risultanti dal bilancio, dedotto almeno il 5% da destinare a riserva legale fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale, verranno ripartiti tra i soci come segue: al socio Demontis Giovanni Maria spetta un diritto agli utili in misura pari al 10%; al socio Totti Francesco spetta un diritto agli utili in misura pari al 90%».