Avvenire, 16 febbraio 2020
Il migliore tè nero al mondo è della Val d’Ossola
Il migliore tè nero al mondo è coltivato in Italia, nella provincia piemontese del Verbano Cusio Ossola, a Premosello Chiovenda dall’azienda floricola Compagnia del Lago Maggiore in collaborazione con la Cooperativa risorse.
Verdetto stabilito al recente International Black Tea Tasting Competition 2019 – iniziativa organizzata dal ministero dell’Agricoltura cinese –, dove i maggiori esperti dei Paesi produttori di tè al mondo ( Turchia, India, Nepal, Kenia, Vietnam, Malesia, Corea, Thailandia e Cina) hanno individuato come migliore tè tra i quaranta aspiranti concorrenti quello italiano. «Un riconoscimento che ci dà ragione a conferma del lavoro svolto in questi anni – dice Paolo Zacchera titolare della Compagnia del Lago Maggiore –. La Val d’Ossola è una zona vocata a questo tipo di coltura: dal terreno acido all’acqua purissima del parco nazionale della Val Grande». Il tè è la bevanda più diffusa al mondo e deriva da piante di un’unica specie, la Camellia Sinensis. Ad oggi quella piemontese con 20 mila piante è la coltivazione più grande d’Europa. «Produrre tè in Europa è quasi impossibile per gli alti costi. Sul mercato mondiale dove le multinazionali detengono il monopo- lio il prezzo varia da
3 a 4 mila euro al chilo. Comunque sono convinto che la soluzione potrebbe essere data dalla meccanizzazione della coltivazione così come avviene in Giappone», spiega Zacchera. E poi: «completato l’intero ciclo di crescita delle piante, grazie anche ai consigli di Marco Bertona dell’associazione assaggiatori di tè d’Italia, in Piemonte si potrà fare una coltivazione redditizia con importanti prospettive per le famiglie del posto». L’azienda floricola di Zacchera (laurea in lingue straniere e un brevissimo periodo d’insegnamento dell’inglese, poi a fine anni ’80 decise di dedicarsi ai fiori) con i 30 dipendenti compresi quelli della Cooperative risorse, sulla scia della famiglia Hillebrand – pioniera della coltivazione delle camelie sulla sponda piemontese del Lago Maggiore intorno agli ’30/’40 del secolo scorso – attualmente coltiva più di 40 mila camelie di vario genere più azalee, aceri e altre acidofile. Aggiunge il titolare della Compagnia del Lago Maggiore: «Al termine dei dodici anni, la durata per realizzare la tavola di raccolta, ora siamo al sesto anno, abbiamo stimato di poter raggiungere una produzione di 20 tonnellate di tè l’anno divisi su cinque raccolti. Dopodiché vi aspettiamo per assaggiare il migliore tè del mondo».