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 2020  febbraio 15 Sabato calendario

Berlusconi affida il Monza a un precettore

«Sarà romantico» è il motto con cui è nata l’avventura di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al Monza. La promessa finora è stata mantenuta. Mentre la squadra domina il campionato e veleggia verso la Serie B con 17 punti di vantaggio sul Renate, continua l’impegno dei vertici del club per una sana rivoluzione nel pallone. Qualche giocatore agli ordini di mister Brocchi ha ancora «barba, orecchini e tatuaggi» contravvenendo alle indicazioni del patron, ma il lavoro di educazione – o rieducazione – al calcio pulito prosegue sul territorio e soprattutto nel settore giovanile. La mossa rivoluzionaria è stata l’ingaggio, per la prima volta in Italia e risalente ai primi mesi di presidenza Berlusconi, di un precettore sportivo, Paolo Marchesini. Ex calciatore professionista (Olbia, Centese, Matera), ha sviluppato negli ultimi 17 anni l’Ermeneutica dell’espressione sportiva – progetto Edes, marchio registrato – un’attività interdisciplinare che punta a fare di ogni potenziale talento un giocatore modello. Il termine un po’ desueto di “precettore” non tragga in inganno, Marchesini non è né un cappellano vecchia maniera né un mental coach. Segue i ragazzi a tutto tondo, sudando accanto a loro durante le sedute settimanali e organizza micro-esercitazioni educative. L’obiettivo è quello di creare un rapporto di fiducia che gli permetta di incidere nei comportamenti e di essere di supporto anche in situazioni delicate, come quella del recupero di un infortunio. Il lavoro prosegue anche fuori campo con incontri mensili con i genitori e una generale supervisione dello stile di comunicazione all’interno della società. Il precettore non si perde una partita, ma assiste agli incontri dalla tribuna per controllare genitori e spettatori segnalando eventuali intemperanze, contrarie alla nuova filosofia societaria. Il resto del lavoro spetta alla squadra degli allenatori, dove figurano tanti ex importanti: Raffaele Palladino è il vice di Riccardo Allegretti sulla panchina dell’Under 17, il “Tir” Simone Tiribocchi cura il lavoro offensivo delle giovanili, mentre la supervisione di tutto il settore è in mano a Roberto Colacone. A seguire gli under 14 è poi Andrea Antonelli, di famiglia milanista per parte di padre (Roberto) e fratello (Luca). Inoltre, l’impegno sociale affianca quello sportivo. L’ultima iniziativa è il progetto “Insieme per vincere” che ha visto il club – insieme al partner Kia Motors Company – protagonista del riallestimento dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza dell’ospedale di Desio. Per donare un sorriso ai bambini sono scesi in campo anche i campioni del Monza, a partire dall’ex rossonero Gabriel Paletta. «Volevamo far diventare il Monza punto di riferimento della città e della provincia. Abbiamo progetti pronti nel caso in cui si vada in Serie B e A», ha spiegato il vicepresidente Adriano Galliani, «se un giocatore non ha valori non lo prendiamo, come vuole Berlusconi. Matri si allena coi noi per amicizia, ma non sarà tesserato. Il rigore di Milan-Juve? Lasciamo stare, parliamo di cose belle».