Avvenire, 15 febbraio 2020
Debito, il 2019 chiuso a 2.409 miliardi
Il debito pubblico italiano è aumentato di quasi 29 miliardi alla fine del 2019 rispetto a un anno prima, superando quota 2.409 miliardi di euro. L’aggiornamento del dato arriva da Bankitalia che segnala inoltre come la crescita del debito sia stato inferiore al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (35,2 miliardi). A fine 2018 lo stock dell’indebitamento italiano ammontava a 2.380,6 miliardi, una quota pari al 134,8% del Pil. Nel 2019, data la bassa crescita dell’Italia, il rapporto debito/Pil è destinato a salire ulteriormente. Ma secondo il ministero dell’Economia si attesterà «ad un livello più basso rispetto alle previsioni contenute nella Nota di aggiornamento al Def». Il dato di Bankitalia sul fabbisogno evidenzia infatti, si spiega dal Tesoro, «un andamento in discesa rispetto al 2018 e inferiore rispetto a quanto previsto nel Def». Quanto alle entrate, quelle tributarie di competenza affluite al bilancio dello Stato nel 2019 «sono sensibilmente superiori a quelle dell’anno prima».
Secondo Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio dell’Università Cattolica sui conti pubblici italiani, visti i dati di Bankitalia il rapporto debito/Pil 2019 dovrebbe attestarsi intorno al 135%, mentre le previsioni governative del settembre scorso stimavano si arrivasse al 135,7% del Pil. Non aiuta la crescita quasi a zero dell’economia. Il Centro studi di Confindustria vede, dopo la battuta d’arresto (-0,3%) del Pil nell’ultimo trimestre 2019, un’economia che «stenta e inizia anche il 2020 senza crescita». Una «sostanziale stagnazione» mentre incombono nuovi rischi ’sanitari’ dalla Cina. Frena l’export: nel 2019 è rimasto in aumento (+2,3%), ma a dicembre ha segnato un calo congiunturale dello 0,9%, comunica l’Istat.