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 2020  febbraio 13 Giovedì calendario

Storie di animali che non si sono estinti

Gli animali non hanno una ricetta per la resurrezione ma le loro strategie di sopravvivenza superano ogni previsione. Ci sono coralli in grado di risorgere ed erbivori dati per spacciati che riemergono dal nulla. Anche se nell’ultimo aggiornamento della lista rossa della Unione per la conservazione della natura, le specie a rischio estinzione sono più di 30mila, non mancano le storie di successo. Animali in bilico ma che ce l’hanno fatta grazie a progetti di conservazione e capacità di ripresa. Spesso gli ultimi esemplari degli animali più minacciati capita di incontrarli per caso nelle città ed è dagli ambienti urbani che queste specie prendono la rincorsa per la sopravvivenza. Nel 2019, in un vicolo di Hamilton, la capitale dell’arcipelago delle Bermuda, sono state catturate alcune lumache di terra giganti che si ritenevano del tutto scomparse da 40 anni. A farne strage erano state due chiocciole aliene e con istinto da killer, la Euglandina rosea e la Gonaxis quadrilateralis. Grazie a un programma di allevamento in cattività nello zoo di Chester nel Regno Unito più di 4mila individui di lumaca gigante sono stati rimessi in libertà la scorsa estate.
Bracconaggio e scarsa varietà genetica sono all’origine del declino del rinoceronte bianco settentrionale, la più rara delle tre specie africane. La speranza per questo erbivoro è congelata in tre embrioni crioconservati nello zoo di Dvur Kralore in Repubblica Ceca. Gli ultimi esemplari viventi di questo animale si chiamano Najin e Fatu. Sono due femmine e vivono in una riserva naturale in Kenya. Non possono portare avanti una gravidanza ma un team di scienziati coordinati dal Leibniz Institute di Berlino, e a cui ha partecipato anche il laboratorio di tecnologie avanzate Avantea di Cremona, ne ha prelevato gli ovociti e li ha fecondati in vitro con il liquido seminale surgelato di due maschi morti da tempo. Ora, per far rinascere la popolazione, si attende di impiantarli in una femmina di rinoceronte bianco del sud.
In questa classifica di eroi della specie, un fuoriclasse è il corallo. Un recente studio dell’Università di Barcellona pubblicato sulla rivista internazionale Science Advances ha dimostrato come questi organismi simili ai fiori ma con una biologia animale possano risorgere dalle proprie ceneri come nel mito dell’araba fenice. Per sedici anni i biologi marini hanno osservato una colonia di madrepora a cuscino (Cladocora caespitosa) nelle isole Columbretes, a largo di Valencia, documentando un comportamento che era noto solo per i fossili di corallo. Quando è colpita dal riscaldamento globale, la madrepora isola i polipi ancora viventi in una sorta di sacca di riserva da cui poi si rigenera la comunità.