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 2020  febbraio 13 Giovedì calendario

Non sparate sui pipistrelli

Più criminalizzato di Matteo Salvini solo il pipistrello, colpevole di tutte le disgrazie del mondo. Ritenuto da sempre l’animale notturno del male, a causa di alcune leggende sinistre che lo vedono protagonista assieme a streghe e vampiri, è accusato, come già per la Sars, di essere l’untore del coronavirus. Eppure gli agricoltori lo amano per essere un insetticida naturale e gli studiosi lo ritengono intelligente e saggio, capace di regolare il periodo delle nascite in modo da assicurare la massima probabilità di sopravvivenza sia ai piccoli che alle madri e di spostarsi senza urtare gli ostacoli, benché sia miope (non cieco come dicono le credenze popolari). Dotato di una seconda vista e della facoltà di precognizione. Anche il leader della Lega ogni tanto azzarda qualche pronostico: quando ci azzecca viene portato in gloria dai fan mentre dall’altra parte la sinistra lo critica duramente e lo combatte come un acerrimo nemico da perseguire pure per via giudiziaria. Infatti ora lo vuole processare «per sequestro di persona aggravato per aver impedito per più di tre giorni lo sbarco di 131 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare Gregoretti». Allucinante. Ma la creatura delle tenebre è messa peggio: se Salvini è colpevole (dicono) di aver tenuto in ostaggio 131 persone, il pipistrello è responsabile di averne uccise 1115 e infettate oltre 45mila attraverso il coronavirus, denominato Covid-19. Sono stati i ricercatori americani i primi, secondo il New York Times, a identificare nel pipistrello il vero untore della malattia diventata, come sostiene l’Oms, un pericolo peggiore di un attacco terroristico su vasta scala. L’animale, in particolare il Rhinolopuhs sinicus, infatti è uno dei pochi in natura capace di convivere con vari virus senza ammalarsi. 

CINA IN GINOCCHIO
Dopo aver volteggiato tante volte sulla testa di Dracula, oggi è considerato un pericoloso mostro che diffonde malattie, autore della grande pandemia di Wuhan. È il volatile che ha messo in ginocchio la Cina e a dura prova i governi e le economie mondiali. Non tanto per difendere il pipistrello – che pure i ricercatori hanno scagionato per non avere alcun interesse ad attaccarsi ai nostri capelli -, i complottisti non ci stanno ad accusarlo di essere il portatore sano del corona. Che invece sostengono sia uscito da un laboratorio per piegare la Cina. Oppure è semplicemente sfuggito per errore: nella stessa città di Wuhan esiste un laboratorio di massima sicurezza per lo studio degli agenti patogeni più pericolosi, il National Bio-Safety Laboratory, che dal 2017 tratta microrganismi come il virus di Ebola. Intanto dopo l’America anche l’Università Alma Mater di Bologna conferma che il Covid-19 sia partito dal pipistrello, proprio come la Sars. In difesa alcuni studiosi come Merlin Tuttle, fondatore dell’associazione Bat conservation e noto chirotterologo, che mettono in dubbio le accuse contro il mammifero: «Sono portatori di un numero maggiore di virus rispetto ad altri animali, ma non sono documentati i rischi di trasmissione all’uomo». E nel caso della Sars (2002) non vi sono certezze che la caverna nello Yuannan (Cina) in cui è stata trovata una versione di Sars simile a quella umana fosse la fonte dell’infezione, perché la grotta si trova a circa mille chilometri da Guangdong, dove è iniziata l’epidemia. 

NON CI SONO PROVE
Anche per un’altra sindrome respiratoria, la Mers, scoppiata nel 2012 in Medio Oriente, erano stati accusati i pipistrelli, prima di scoprire che all’origine del virus c’erano i dromedari. Dubbi anche per Ebola, che aveva visto colpevoli ancora una volta i volatili notturni. Tuttavia c’è chi ritiene che prima di arrivare all’uomo il coronavirus sia passato in un ospite intermedio, la civetta delle palme comune. Come ricorda Tuttle, «con i pipistrelli abbiamo una lunga storia di coabitazione, in grotte, capanne di paglia e baite. Milioni di uomini in Africa, Asia, nelle isole del Pacifico e dell’Oceano Indiano si nutrono di pipistrelli; gli abitanti dei tropici del Vecchio Mondo trascorrono innumerevoli ore nelle loro caverne per raccogliere il guano; migliaia di speleologi sportivi esplorano grotte in tutto il pianeta. E senza incappare in focolai di malattie». Non c’è mammifero che non sia inseguito da dicerie come il pipistrello. Sarà forse, nella magistrale descrizione dell’etologo Danilo Mainardi, per via di quell’ala “flaccida”, di quel corpo “sgraziato”, di quel muso “affollato di peculiari mostruosità” quali “appendici nasali fogliacee e membranose”, di quei “padiglioni auricolari presentanti arricciature, ripiegamenti, smisuratezze e modanature”. Quindi basta accanirsi sui pipistrelli. Pensate, sono persino capaci di volare emettendo ultrasuoni a circa 200 kHz riuscendo a calcolare quanto tempo impiegano le onde ad arrivare alla preda.