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 2020  febbraio 12 Mercoledì calendario

Bilanci d’oro per il risparmio gestito

Anni di tassi e rendimenti ai minimi, e l’incoraggiamento dell’annata azionaria migliore del decennio, pare stiano convincendo gli italiani a investire i proverbiali risparmi. L’incremento del 28,3% dell’indice di Piazza Affari ha così regalato ai grandi gruppi del risparmio gestito – Eurizon, Mediolanum, Finecobank ieri, e lunedì Banca Generali – un 2019 da incorniciare: chiuso con margini e utili in rialzo a due cifre, e con dividendi in ascesa. La relazione tra le aziende del settore e l’andamento dei listini è duplice: guadagnano di più sulle commissioni di gestione perché le masse crescono, sia organicamente, sia per l’effetto “comportamentale” che vede più gente comprare azioni mentre la Borsa sale (il manuale consiglierebbe il contrario). E guadagnano di più nelle commissioni di performance pagate dai clienti per il positivo andamento dei loro dossier.
Un exploit è giunto da Mediolanum, banca della famiglia Doris che ha più che raddoppiato l’utile netto portandolo al record di 565 milioni (+121%), grazie a un aumento del 14% delle masse gestite e amministrate (a 84,7 miliardi), e al graduale innalzamento della gamma dei clienti. Le commissioni di gestione sono aumentate di un 2,8% a 1,02 miliardi, ma quelle «su servizi di investimento» sono esplose a 153 milioni, rispetto ai 7 del 2018 in cui la Borsa vacillò. Mediolanum ha così aumentato del 38% il dividendo, con un’extra distribuzione di 13 centesimi che porta il saldo per gli azionisti a 0,55 euro (+38%), pari a un rendimento del 6,5% annuo. Ma il bottino avrebbe potuto essere anche più alto, senza le svalutazioni per un centinaio di milioni del 3,28% di Mediobanca e della controllata in Germania.
Poco sotto come utili, ma con un patrimonio quattro volte più ampio, è Eurizon, il braccio del risparmio di Intesa Sanpaolo che ha visto salire le masse l’anno scorso dell’11% a 335,5 miliardi. L’attenzione ai costi, scesi ancora fino a un 18,7% dei ricavi, ha consentito profitti per 518,5 milioni, con un rialzo dell’11,5% dopo un +29% dei margini commissionali. Anche qui, dati da primato interno. Il gruppo ha lanciato la nuova Sgr Eurizon capital real asset, specializzata negli investimenti “alternativi” orientati all’economia reale.
Finecobank nel 2019 ha segnato ricavi per 658 milioni di euro (+4,7%), con commissioni di gestione in crescita dell’11,7% e un utile netto di 288 milioni +19,5% sul 2018 contando 22 milioni di benefici per accordi con il Fisco sul periodo 2015-2019. Il dividendo salirà del 5,6% a 0,32 euro. La società ha avviato le pratiche per aprire l’attività commerciale in Gran Bretagna. Lunedì Banca Generali aveva reso noto un utile netto 2019 di 272,1 milioni (+51%), di cui 76,1 milioni (+72%) nell’ultimo trimestre rombante dei listini. Anche qui, un dividendo più alto, che unito alla «buona partenza nel 2020» ha portato Equita ad alzare il prezzo obiettivo dell’azione e le stime di utile 2020. In Borsa gli acquisti hanno premiato molti: Banca Generali +1,6%, Intesa Sanpaolo +0,96%, Mediolanum +0,6%. Scivolata del 5,6% per Finecobank per pre se di beneficio o perché qualcuno sperava in cedole più alte.