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 2020  febbraio 12 Mercoledì calendario

La guerra Fifa-agenti vale un miliardo

La guerra fra i superagenti e la Fifa si allarga. E si acuisce. Da una parte la decisione della federcalcio mondiale di mettere un tetto del 3% alle commissioni dei procuratori, dall’altra la controffensiva di 4 dei più potenti agenti al mondo: Jorge Mendes, Mino Raiola, Jonathan Barnett e David Manasseh. Che hanno fatto squadra e nelle settimane scorse si sono incontrati a cena a Londra per preparare l’opposizione alle nuove norme imposte dal governo del calcio. Ora però il fronte anti-Fifa si allarga: si sono unite alla battaglia anche due associazioni di agenti, una inglese e una internazionale. La prova che la guerra non è più solo un affare per pochi, ma qualcosa di simile a una battaglia di categoria. La minaccia di una causa legale alla Fifa si fa sempre più concreta. La Faf, Football Association Forum, la società costituita da Raiola e gli altri tre, ha inviato una lettera dai toni molto duri ai vertici del calcio mondiale: «Molte delle proposte che la Fifa ha suggerito sono altamente controverse, inaccettabili per gli agenti e illegali sotto molti aspetti». Lo scontro è apertissimo. E la Fifa di Infantino non intende fare dietrofront: le spese in commissioni nel 2019 hanno raggiunto la quota choc di un miliardo di dollari. Denaro che esce dal circuito.