ItaliaOggi, 7 febbraio 2020
La più grande chiesa in Russia con 37 mila posti
Stanno per cominciare i lavori per la costruzione della più grande chiesa ortodossa della Russia. Siamo a Ekaterinburg, grande città di un milione e mezzo di abitanti situata pochi chilometri oltre il confine degli Urali con l’Asia: industriale, universitaria, storicamente famosa per la tragica strage che la notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 vi venne fatta dello zar Nicola II e della sua famiglia. La Russia ha già grandi cattedrali, come Cristo Salvatore a Mosca (10 mila posti) e Sant’Isacco a San Pietroburgo (14 mila). Ma la nuova, intitolata a Sant’Isacco, alta 77 metri, tra i due piani potrà ospitare 37 mila fedeli. Ma che bisogno c’era di una chiesa così grande? Forse che il popolo russo è tanto presente ai riti liturgici? Non è così. Le statistiche ci dicono che 59 milioni di russi si dichiarano cristiani ortodossi (l’80% della popolazione), ma anche che i praticanti sono solo il 4% (come ormai in molti paesi occidentali).Durante il comunismo anche Ekaterinburg fu scristianizzata e solo dopo il 1991 il popolo ha potuto tornare alla religione. Con cifre in crescita. Purtroppo la Chiesa ortodossa manca di sacerdoti: uno ogni 6.500 credenti. Manca il personale, dunque, ma la popolazione li vorrebbe. Ciò è dovuto alla particolare situazione della religione in quel paese. Dove la tradizione ortodossa è ancora una questione identitaria e nazionale: sono ortodosso perché sono russo.
La Russia, ripete Putin, è un paese laico, dove tutte le religioni hanno diritto alla loro libertà Ma è anche rispettoso della sua tradizione. Ecco perché lo studio delle religioni è una materia obbligatoria nelle scuole: «Fondamenti di culture religiose ed etica laica». La Chiesa conta 60 diocesi e 30 mila parrocchie, 60 mila pope, seminari, scuole e università. Fra i risultati positivi dei vent’anni del governo di Putin c’è anche questo: la netta distinzione tra chiese e stato e, insieme, non solo il rispetto delle chiese da parte dello stato, ma anche la loro collaborazione per fini educativi, sociali e di coesione nazionale.
Putin, come è noto, sotto Stalin fu fatto battezzare dalla madre di nascosto, in quanto il padre era un membro del Partito Comunista. Egli ha riconosciuto l’importanza della religione cristiana per la formazione dell’identità dei cittadini e per la fioritura della cultura e dell’educazione nazionale. Il Patriarcato, da parte sua, qualche volta sostiene le iniziative di Putin, come fu nel 2015 in merito alla guerra in Siria. Nelle nazioni occidentali di chiese non se ne costruiscono molte, anzi non poche si vendono. In ciò la Russia è ancora diversa, se ne erige una così grande.