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 2020  febbraio 06 Giovedì calendario

Nutella e McDonald’s si uniscono

MILANO — 2.500 panini distribuiti nella prima ora di presenza nei quattro punti vendita italiani scelti per il lancio mondiale. Pane e Nutella arriva nei ristoranti McDonald’s. Un matrimonio fino a pochi anni fa inimmaginabile tra un brand tipico della tradizione italiana e la più nota catena di ristorazione veloce americana. «Il nostro target – dice l’amministratore delegato di McDonald’s Italia, Mario Federico – è di arrivare a superare i sei milioni di panini alla Nutella venduti nel primo anno». È plausibile che l’obiettivo possa essere facilmente raggiunto. È difficile immaginare che nei 600 ristoranti italiani solo un cliente su 60 acquisti un Mc Nutella.È più realistico immaginare che, almeno all’inizio, le vendite supereranno di gran lunga i sei milioni, avvicinandosi più probabilmente ai 10. Sempreché le conseguenze del coronavirus non facciano scendere il pubblico nei prossimi mesi: «Ma per ora – dice McDonald’s – non abbiamo avuto cali. L’unica conseguenza è stato l’intensificarsi dei comportamenti per tutelare la sicurezza sanitaria da parte dei nostri dipendenti».
La strategia di McDonald’s è evidentemente quella di italianizzarsi sempre più, di perdere quell’aria da ristorante a buon prezzo d’importazione che ha accompagnato il gruppo nei primi decenni. «Oggi l’84 per cento della nostra materia prima è italiana», sottolinea Federico, citando gli esempi dei diversi piatti regionali introdotti nei menù. C’è di tutto, dalla carne toscana fino «alle albicocche del Vesuvio», di prossimo arrivo sui tabelloni luminosi che sovrastano le casse. Parallelamente è andato avanti il processo di diversificazione dell’offerta. Non più solo hamburgher, non più solo salato. L’arrivo di pane e Nutella sembra dunque la logica conseguenza di una linea di sviluppo perseguita da tempo. «La Nutella ha un pubblico trasversale e internazionale. L’idea di introdurla nel menù doveva venire a noi italiani. Ora verifichiamo come funziona e poi potremo estendere la vendita ad altri Paesi». Ferrero e McDonald’s non hanno reso noti i termini commerciali dell’accordo di collaborazione. Hanno però spiegato che «si tratta di un accordo permanente». Se davvero si arriverà a distribuire intorno ai 10 milioni di panini all’anno solo in Italia, è chiaro che la stessa vendita della materia prima da parte della casa italiana comporta un guadagno significativo. Si tratterebbe infatti di consegnare circa 180 tonnellate di Nutella all’anno.
Il matrimonio sembra semplice, in fondo pane e Nutella sono capaci a farlo tutti. Ma a livello di ristorazione è necessario curare ogni piccolo particolare. Innanzitutto la scelta del pane e, soprattutto, il livello di tostatura più indicato. È stato scelto il pane del Mcmuffin, tostato sui due lati per sessanta secondi. Su ciascuna delle due fette viene spruzzato un getto di 9 grammi di Nutella. Le tasche che la contengono sono simili a quelle utilizzate per le salse ma hanno subito modifiche: «La principale – racconta Federico – è l’introduzione di una ventola che favorisse la fuoriuscita della crema evitando però che gocciolasse all’esterno del panino». Uno studio che è durato in tutto dodici mesi.
Dal 12 febbraio il panino sarà venduto in tutti i 600 fast food italiani del gruppo al prezzo consigliato di 1,40 euro. Il 14 febbraio distribuzione omaggio alle coppie per San Valentino. Il nome ufficiale del nuovo panino è stato scelto tra dieci dopo sondaggi tra i clienti. Ha vinto “Mc CrunchyBread con Nutella”, un nome lunghissimo e difficile da ricordare. È più probabile che venga chiamato più semplicemente Mc Nutella.