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 2020  febbraio 06 Giovedì calendario

Database Chi non l’ha detto

Frammenti tratti da:
Stefano Lorenzetto Chi (non) l’ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate Marsilio, Venezia 2019
 
«È men male l’agitarsi nel dubbio che riposarsi nell’errore» [Alessandro Manzoni Storia della colonna infame]
 
«Ogni controversia presenta tre lati: il tuo, il mio e quello giusto» [Pinchas Lapide in Bibbia tradotta Bibbia tradita]
 
«Mi pare giusto permettere una certa latitudine» [Piero Ottone, volendo giusitificare la propria tolleranza in materia di editing].
 
«Mi misi a cercare e scoprii che traeva origine dal verso di una canzonetta che circolava fra i genovesi ai tempi della rivolta di popolo contro gli austriaci, cominciata nel dicembre del 1746. Il titolo è Cansonetta alla Corcia conposta l’anno 1747 del asidio di Genova, edita a cura di Achille Neri in Poesie storiche genovesi: «Poi li cannoni portorno alle Contrade, / per impedire ai Tudeschi le strade: / i Tudeschi si ridevan, / perché i nostri non temevan, / li stimavan per coglioni, / ma si cagorno ne’ calzoni».
 
«Le parole storiche sono quelle che i grandi personaggi hanno pronunciato dopo la loro morte» [Montanelli citando un ignoto André Prevot].
 
«Ogni tanto, se mi viene un bell’aforisma lo metto in conto a Montesquieu o La Rochefoucauld: non si sono mai lamentati» [Montanelli].
 
«Mario Cervi, che di Montanelli fu il più affezionato amico e collaboratore, non seppe mai indicarmi con precisione l’origine di un aneddoto irresistibile, con citazione incorporata, riguardante Palmiro Togliatti, ferito alla testa il 14 luglio 1948 dai colpi di pistola sparati dallo studente Antonio Pallante e prontamente operato dal grande chirurgo Pietro Valdoni, che salvò la vita al segretario del Pci. È narrato nel loro saggio L’Italia del Novecento (Rizzoli), alle pagine 350 e 351: «Il leader comunista completò il periodo di ripresa e di riposo sul lago d’Orta, prima nella villa Rothschild, poi in albergo. In settembre era pronto a nuovi cimenti politici. Si dice che Valdoni gli avesse fatto recapitare una parcella molto salata per le sue prestazioni. Quando la ricevette, Togliatti accompagnò il pagamento con queste parole: “Eccole il saldo, ma è denaro rubato”. Valdoni rispose: “Grazie per l’assegno. La provenienza non mi interessa”». Se non è vera, è inventata bene».
 
«Oggidì chiunque può entrare nel tempio dell’informazione con una pistola ad acqua e compiervi una strage»
 
«Attore con guardaroba» [biglietto da visita di Cesco Baseggio]
 
Slogan è una parola scozzese
 
La vera fede crede senza avere necessità di comprendere [Sant’Agostino]
 
Adenauer convinto che certa gente avesse fatto la fila tre volte quando s’era trattato di distribuire la stupidità.
 
Marinetti su D’Annunzio: «Un cretino con dei lampi di lucidità». D’Annunzio su Marinetti: «Un cretino fosforescente»
 
Università presenti a Wuhan, dieci milioni di abitanti a 1.200 chilometri da Pechino: 200
 
Sant’Agostino digiunava di sabato a Milano, ma non a Roma.
 
Quando un uccello è vivo, mangia
le formiche. Quando l’uccello è morto,
le formiche mangiano l’uccello
L’aforisma prosegue così: «Il tempo e le circostanze possono cambiare a ogni momento. Non sottostimare o ferire nessuno nella vita. Puoi essere potente oggi, ma ricorda: il Tempo è più potente di te! Un albero serve a creare un milione di fiammiferi. Ma basta un solo fiammifero per bruciare milioni di alberi. Perciò sii buono e fai cose buone» [attribuito a Bryan Golden, in realtà di origine buddista].
 
Resistere resistere resistere pagina 104
 
«Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva» (attribuito, tra gli altri, a lord Chesterfield, probabilmente risalente a Alciphron, or the Minute Philosopher di George Berkeley)
 
Un taxi vuoto si è fermato davanti al numero 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee. Attribuita a Churchill.
In realtà, la frase sarebbe stata pronunciata da un critico teatrale del quotidiano parigino Le Figaro, o almeno così riferisce Wilhelm Büring nel libro Das goldene Buch der Anekdoten (Il libro d’oro degli aneddoti): «Ieri mi trovavo davanti al teatro. Era molto presto per entrare. Quand’ecco arriva una carrozza vuota. Si ferma. E chi ne scende? Sarah Bernhardt!»
Il riferimento non era alle capacità della celebre attrice bensì alla sua impressionante magrezza, che le conferiva un’aura androgina sulla quale fiorirono le peggiori leggende (ninfomania, lesbismo, frigidità), riassumibili in un motto di assoluto cinismo che le viene ascritto: «L’amore è un colpo d’occhi, un colpo di reni e un colpo di spugna». Fra queste fole figurano la fissazione per il riposo notturno dentro una bara, cominciata quando per i suoi 18 anni le fu regalata una cassa da morto di legno rosa con imbottitura in raso; la fissazione per le esecuzioni capitali, alle quali assisteva con voluttà; la fissazione per gli animali esotici (dieci camaleonti, alcuni dei quali usati per riscaldarsi il décolleté, un ghepardo, un alligatore, un pappagallo e una scimmia, che si aggiungevano a quattro cani, costringendo i domestici a spargere effluvi di citronella per coprire gli odori); la fissazione per una collana peruviana di occhi umani, pietrificati secondo l’usanza degli Inca.
 
L’invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca (Corrado Alvaro)
 
Elementare, Watson. Mai detto, pagina 137
 
Maria Romana De Gasperi che fece da segretaria al padre senza prendere stipendio. «Papà riteneva che non potessero esserci nella stessa famiglia due servitori dello Stato a libro paga. Perciò mi dava qualcosa dal suo stipendio, che ha sempre consegnato per intero a mia madre, ricevendone in cambio l’argent de poche» (143)
 
«La risata, meglio ancora il sorriso, che è un riso sorvegliato dall’autoironia, è la medicina migliore per i nostri difetti», insegnava Cesare Marchi. Il quale teneva molto a distinguere fra umorismo e satira: «L’umorista è un tizio che sorride delle follie del mondo, ma non crede alla sua perfettibilità, perciò si rifugia in un indulgente, elegante scetticismo, al riparo da ogni illusione. Al contrario, il satirico usa l’arma del riso, il sarcasmo, la caricatura, per aggredire il mondo e cambiarlo. Canzona e fustiga la società perché crede che sia possibile migliorarla, si batte per questo scopo e non demorde, sebbene riceva continue delusioni. Insomma, è un ottimista con rabbia. L’umorista è un pessimista con serenità».
 
Follia è fare sempre la stessa cosa
e aspettarsi risultati diversi
La citazione viene attribuita al premio Nobel, ma anche a Benjamin Franklin, Mark Twain, Max Nordau, George Bernard Shaw, Werner Erhard e altri. Invece è tratta dal libro Morte improvvisa (Bantam Books, 1983) di Rita Mae Brown, una scrittrice, poetessa e sceneggiatrice statunitense, femminista, impegnata fin dagli anni Sessanta contro la guerra in Vietnam e a favore dei diritti civili delle persone omosessuali (le sono state attribuite relazioni sentimentali con la tennista Martina Navrátilová e con la scrittrice e attrice Fannie Flagg, che sceneggiò il film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno).
 
Evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza tra il gennaio 2016 e il giugno 2018: 21.167
 
Fausto Coppi è di cristallo puro. Quando cade si rompe (Sergio Zavoli su Coppi)
 
A volte un sigaro è solo un sigaro, ma qualche volta è qualcos’altro (di ignoto, falsamente attribuita a Freud)
 

Il giornalismo può portare ovunque, purché lo si lasci in tempo
 
L’ateismo è un passaggio necessario della vera fede (padre Ernesto Balducci)
 
È meglio vivere un giorno da leone
che cento anni da pecora
 
«@ilduce2016: “It is better to live one day as a lion than 100 years as a sheep”». Firmato Donald J. Trump. Era il 28 febbraio 2016. Poco meno di un anno dopo, il multimiliardario avrebbe giurato come 45º presidente degli Stati Uniti d’America. Alle reazioni indignate per il tweet nostalgico, Trump rispose che non si era trattato di una gaffe. «Voglio essere associato a buone citazioni. Mi piaceva come suonava», spiegò in un’intervista a Msnbc, canale televisivo via cavo. «Sapevo di citare Mussolini, ma era una frase interessante. Che differenza fa?»
Ma forse non gli restava altra scelta, dopo che Ashley Feinberg, giornalista della testata online statunitense Gawker, e il collega Adam Pash rivelarono di essere gli artefici dell’account @ilduce2016 e che Trump era caduto nella loro trappola, ritwittando una frase di Mussolini. Della serie: meglio passare per fan di un dittatore che per fesso.
Non sapevano, Feinberg e Pash, di aver messo un piede in fallo pure loro. La citazione, infatti, ha almeno tre padri e nessuno di loro si chiama Benito Mussolini.
 
L’ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero (attribuita a Oppenheimer, La frase appartiene invece a James Branch Cabell, scrittore americano dalla vena satirica, ed è contenuta nel suo libro The silver stallion (1926). Oppenheimer si limitò a usarla un quarto di secolo dopo.
 
Il posto dove più fiorisce l’ottimismo è il manicomio (E. Havelock Ellis)
 
Nel libro riporto un suggerimento che Rocco diede a Gastone Zanon, il quale fu capitano della squadra veneta prima di Scagnellato: “Tochélo un poco”. Il giocatore da “toccare” era Sergio Campana, futuro presidente dell’Aic, il sindacato dei calciatori. Quando Zanon fece volare Campana contro la bandierina, si accese una discreta rissa tra il Parón e Zanon: “Te go dito de tocarlo, no de coparlo!”
 
Mi sa che anche stanotte faccio mezzogiorno
Salmo