Avvenire, 5 febbraio 2020
La scuola per i diaconi permanenti
Le diocesi del Nordest si sono dotate di una «Scuola triveneta di formazione per diaconi permanenti», di livello accademico, aperta in particolare agli aspiranti e candidati al diaconato e volta a garantire soprattutto la formazione teologica, liturgica e spirituale. L’inaugurazione è avvenuta l’11 gennaio scorso e gli iscritti al primo anno sono già una ventina. «Costituire una Scuola triveneta con questi obiettivi – ha riconosciuto il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, presidente della Conferenza episcopale Triveneto (Cet) – è, insieme, certo un segno di unità e di comunione ecclesiale ma anche e soprattutto di attenzione e serietà nei confronti della vocazione e del ministero diaconale, nella consapevolezza del valore che il dono del diaconato rappresenta oggi per tutta la Chiesa ed in particolare per le nostre Chiese». Ricordando ancora una volta che i diaconi provvedono al servizio liturgico, ma sono anche chiamati a percorrere le strade degli uomini e delle donne del nostro tempo, «che sono le strade delle anime, dei cuori, delle menti, dei corpi piagati e sofferenti che si incontrano spesso nelle pieghe dei nostri territori», il patriarca pone la necessità di una puntuale preparazione. «Come sono evangelicamente belle le figure di diaconi (e anche quelle di presbiteri, consacrati e fedeli laici) sereni, pazienti, non in balia dei loro stati d’animo, forti ed equilibrati nelle diverse situazioni della vita! Questo, però, dipende sempre da un atteggiamento di fondo: essere liberi, essere preparati e ben formati, essere distaccati da sé e dal giudizio degli altri, non voler fare notizia e non voler, per forza, stupire gli altri». La Scuola arriva a conclusione di un percorso di approfondimento da parte dell’arcivescovo delegato e pastore di Udine, Andrea Bruno Mazzocato, e del coordinatore della Commissione per il diaconato permanente della Cet, monsignor Dino Bressan, e del preside della Facoltà Teologica del Triveneto,
monsignor Roberto Tommasi. L’istituto può già contare sul direttore monsignor Matteo Ferrari e sul segretario della Scuola, il diacono Tiziano Civettini. È dal giugno 2012 che la Commissione diretta da Bressan si è data da fare per promuovere, sostenere e sviluppare il diaconato permanente nelle Chiese particolari, e ricercare piste teologiche, pastorali e formative comuni, concrete e condivise. «Abbiamo lavorato con notevole intensità per ridare dignità – ammette Bressan – a questo ministero, così necessario per la vita della Chiesa, e che ormai è consolidato nella storia delle nostre Chiese del Nordest. Diversi gli step, fino alla decisione di varare la Scuola». La Scuola è articolata in cinque anni. Per ogni anno sono previsti dieci fine-settimana (sabato e domenica) e una settimana residenziale (da lunedì a venerdì). I primi due giorni di lezione saranno l’8 ed il 9 febbraio prossimi. Per il primo anno sono attivati i corsi di “Introduzione alla teologia e teologia fondamentale” (professore è don Andrea Toniolo), “Introduzione generale alla Sacra Scrittura” (professor Ernesto Borghi) e “Storia della Chiesa” (professor Emanuele Curzel).
La Facoltà Teologica del Triveneto, accogliendo la richiesta della Conferenza episcopale regionale, ha offerto la sua collaborazione, affinché i corsi teologici della Scuola possano essere riconosciuti per il conseguimento dei gradi accademici in Scienze religiose. Per gli studenti che intendano raggiungere i gradi accademici presso un Istituto Superiore di scienze religiose collegato alla Facoltà Teologica è garantito il riconoscimento dei corsi (con esami sostenuti) e dei crediti conseguiti. La sede delle lezioni sarà la casa diocesana “San Fidenzio” di Verona.