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 2020  febbraio 04 Martedì calendario

Il processo Weinstein

NEW YORK – Il processo per stupro e violenze sessuali a Harvey Weinstein, 67enne produttore di Hollywood, è iniziato il 6 gennaio a New York. E lunedì, la 34enne ex aspirante attrice Jessica Mann, una delle sue accusatrici, leggendo una mail in cui descriveva Weinstein come una figura di “pseudo padre” e incalzata dall’avvocata del produttore Donna Rotunno, ha iniziato a piangere in aula, tanto che il giudice James Burke è stato costretto a porre fine alla testimonianza e a rimandarla a martedì. 
rep il venerdì Harvey Weinstein story di GABRIELE ROMAGNOLI Jessica Mann venerdì aveva accusato Weinstein di averla violentata due volte all’inizio del 2013, nel corso di quella che ha descritto come una relazione violenta. Lunedì in aula, l’avvocatessa di Weinstein Donna Rotunno con fermezza ha chiesto più volte alla donna di riconoscere invece che era stata lei ad aver manipolato il produttore, facendogli credere erroneamente che fosse interessata a lui. 

“Stavi manipolando il signor Weinstein in modo da essere invitata alle feste, vero?”, ha chiesto Donna Rotunno. “Non lo stavo manipolando”, ha replicato Mann. Rotunno ha insinuato che la giovane Jessica Mann nel 2013 stesse cercando di prendersi gioco di Weinstein per riuscire a ottenere una parte in un film. “Avresti continuato a fare tutto ciò che dovevi fare per farlo accadere?”, ha chiesto Rotunno. “Non direi così”, ha replicato Mann. 
rep Approfondimento Donna Rotunno, l’avvocato infallibile di quel diavolo chiamato Weinstein di GABRIELE ROMAGNOLI La testimonianza della donna è stata indebolita dalla difesa di Weinstein che ha obbligato la testimone a leggere una serie di mail e messaggi che, pronunciate in aula, non hanno rivelato riserve o distanze nel suo rapporto con il produttore. Leggendo una lettera del 2013 inviata a un suo ex fidanzato, Jessica Mann scriveva che Weinstein le aveva “offerto aiuto quando i miei genitori non lo facevano”. “Ho cercato di renderlo uno pseudo-padre”. Poi la testimone ha iniziato a piangere. Gli avvocati hanno cercato di calmarla, riporta la Cnn, ma la donna ansimava affermando di avere un attacco di panico. Uscita dall’aula, Jessica Mann non è riuscita a riprendersi e il giudice ha deciso di rimandare a martedì la testimonianza. 
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Il produttore cinematografico è al centro di diversi casi che con la loro esposizione, oltre due anni fa, hanno dato un impulso decisivo al movimento #MeToo. Accusato di aver violentato una donna nel 2013 e di aver compiuto atti sessuali non consensuali su un’altra donna nel 2006, Weinstein rischia una pena fino all’ergastolo. Il fondatore di Miramax è stato arrestato nel 2018 e nega ogni accusa.