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 2020  febbraio 04 Martedì calendario

Il canto del gallo e l’odore di letame sotto tutela

Oltre al patrimonio comune della nazione c’è di più: la nozione di patrimonio sensoriale rurale. Un esempio? In Francia lo sono il canto del gallo e gli effluvi del letame. E sono da tutelare, secondo la proposta di legge presentata dal deputato repubblicano della Lozère, Pierre Morel à l’Huissier, votata all’unanimità dalla commissione culturale, che va a integrare il Codice dell’ambiente.
Quando la legge sarà adottata, le regioni potranno determinare quali siano gli odori caratteristici di un territorio, come il frinire delle cicale in Provenza o l’odore del mosto dell’uva nella regione dell’Hérault. Se la legge sarà adottata, un dipartimento potrà chiedere alla propria regione di proteggere il suono delle proprie campane, ma anche l’effluvio del letame delle vacche. Questo per dire, come si legge nel testo di legge riportato da Le Figaro, che queste emissioni sonore e olfattive non devono essere considerate come guai anormali di vicinato.

Questa proposta di legge si propone di pacificare la vita in campagna (un terzo dei processi civili riguarda guai di vicinato) e di proteggere questo patrimonio rurale che, diversamente, rischia di scomparire.

La palma della celebrità di queste cause per questioni di vicinato spetta al gallo Maurice che con i suoi canti ha infastidito i vicini tanto da fare causa al suo proprietario per il rumore esercitato al mattino. Tuttavia, i giudici hanno dato ragione al gallo Maurice che potrà continuare a cantare all’alba.