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 2020  febbraio 01 Sabato calendario

Le sette peggiori pandemie della storia

L’Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organisation) ha appena dichiarato in uno statement ufficiale che il coronavirus è una “emergenza pubblica di rilievo internazionale”. A questo proposito il Washington Post si domanda con preoccupazione se il coronavirus diventerà una pandemia, e cioè “la diffusione a livello globale di una nuova malattia”, secondo la definizione offerta dalla stessa World Health Organisation.
Se non possiamo ancora dare una risposta certa a questa domanda, possiamo approssimarci ad essa con un riassunto delle pandemie più famose e letali che sono riportate—insieme a date, numeri di vittime, origine e diffusione—da molti quotidiani come CNBC, CNN, History e MPhonline:
 
 
La peste di Atene (430 a.C.). Questa pandemia fu causata dal vaiolo e si diffuse tramite il contatto da pelle a pelle oppure tramite i liquidi corporei. Il vaiolo fu un duro colpo per la città di Atene e fu probabilmente una delle cause della sua sconfitta nella famosa guerra del Peloponneso narrata da Tucidide. Questa pandemia causò la morte del 20% della popolazione ateniese, tra cui anche il primo cittadino Pericle.La peste antonina o di Galeno, il medico greco che la descrisse (165-180 d.C.). Questo tipo di peste pare essersi originata tra gli Unni. Una volta raggiunto l’Impero Romano affliggerà numerosi territori, dall’Egitto alla Grecia e all’Italia. Si pensa che questo tipo di pandemia sia stata, per essere più precisi, una forma di vaiolo o morbillo. I morti saranno complessivamente 5 milioni, tra cui forse anche una personalità illustre: l’imperatore Marco Aurelio.La peste di Giustiniano (541-VIII secolo d.C.). La peste continuerà a imperversare per due lunghi secoli e complessivamente porterà alla morte di 50 milioni di persone sparse tra Medio Oriente, Asia e Mar Mediterraneo o circa il 26% della popolazione mondiale. La sua causa si può rintracciare probabilmente nei topi. Il nome di questa pandemia si riferisce al fatto che la peste si era manifestata con particolare violenza a Costantinopoli sotto il regno di Giustiniano: i racconti del tempo parlano addirittura di 5.000 morti al giorno e di una conseguente riduzione della popolazione di Costantinopoli del 40%.La peste nera (1343-1353). Questa pandemia si diffuse in quasi tutti i continenti del mondo: Europa, Africa e Asia. Alla fine del suo percorso, si stima che la peste nera abbia causato tra i 75 ed i 200 milioni di morti. Con un certo margine di errore, si può dire che abbia portato alla morte di circa il 30% degli europei ed il 50% della popolazione cinese. Per quanto riguarda l’Europa, l’Italia è stata al centro di questi tragici eventi. La peste, infatti, si diffuse prima nel porto di Messina e da lì in tutta Europa. Qualche anno dopo la città di Firenze registrerà forse gli effetti più gravi di questa pestilenza dato che nei primi sei mesi morirono quasi 100.000 fiorentini.Lo “scambio colombiano” (1492-1600 circa). Quando Cristoforo Colombo ed il suo equipaggio scoprirono l’America, in maniera inevitabile ed inconsapevole, portarono con sé numerose malattie, come il vaiolo, il morbillo e la peste bubbonica. Le popolazioni native del Sud America non erano però “immunizzate” contro queste malattie non essendoci mai venuto a contatto, cosa che le rese particolarmente letali. I numeri parlano chiaro. Il Messico contava 25 milioni di abitanti all’arrivo di Cortes nel 1519; nei due anni seguenti ne moriranno tra i 5 e gli 8 milioni; alla fine del secolo sopravviveranno solo in 2 milioni.L’influenza spagnola (1918-19). L’origine di questa pandemia non è chiara: secondo alcuni questo tipo di influenza si sarebbe originata in Cina e poi da lì si sarebbe propagata in Europa ed in Nord America. Il nome dato a questa pandemia, “spagnola”, deriva dal fatto che la Spagna, in quanto paese neutrale, fu l’unico a rendere pubbliche le notizie riguardo a questa malattia; gli altri paesi europei, invece, preferirono il silenzio al fine di non creare il panico tra la popolazione e le forze armate impegnate al fronte. Questo tipo di influenza è stata particolarmente letale lasciandosi alle spalle 50 milioni di morti.
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HIV/AIDS (1981-in corso). Questa malattia ha avuto una diffusione ed un’origine piuttosto particolare. I primi casi di HIV sono stati osservati nella comunità gay di New York e San Francisco verso gli inizi degli anni ’80. Eppure si specula che la sua genesi non sia in Nord America, ma piuttosto nell’Africa orientale e più specificatamente tra gli scimpanzé. A partire dalla sua prima apparizione fino ad arrivare ai giorni nostri, l’HIV ha causato tra i 25 ed i 30 milioni di morti.