la Repubblica, 1 febbraio 2020
Calciomercato record da 294 milioni
Ti compro adesso ma giochi con me da giugno. È la formula che ha caratterizzato il mercato invernale, chiuso ieri alle 20 senza il botto finale. Kulusevki, atalantino in prestito al Parma, si trasferirà alla Juve solo a campionato finito. Stesso discorso per Amrabat, che fino a giugno giocherà nel Verona per poi passare alla Fiorentina. Il Napoli si prepara ad accogliere fra cinque mesi il veronese Rrahmani e Petagna della Spal. E Vignato, già del Bologna, fino all’ultima giornata di B starà nel Chievo.
È stata una sessione invernale eccezionale anche per i numeri. In un mese sono stati spesi 294 milioni, mai così tanti a gennaio. Lo scorso anno furono 157, l’anno prima 52. E ancora: 104 nel 2017, 89 nel 2016, 78 nel 2015. In cinque anni, la spesa d’inverno è più che triplicata. Il record è del Napoli di De Laurentiis: 95 milioni di cui 24 per il solo Lobotka, arrivato dal Celta Vigo, e 23 per Politano dall’Inter. Un dato che non deve sorprendere, visto che il club azzurro ha già la garanzia di incassare in estate un’ottantina di milioni dai giocatori dati in prestito con l’obbligo del riscatto da parte delle società acquirenti, come il Cagliari per Rog (18 milioni), il Parma per Inglese (20), il Toro per Verdi (20), il Nizza per Ounas (18). A sorpresa, il secondo posto nella classifica degli spendaccioni lo occupa la Fiorentina con 88 milioni, solo in parte compensati dalle entrate (Boateng si è trasferito in Turchia, al Besiktas). È l’effetto Rocco Commisso, che al suo primo vero mercato ha deciso di scatenarsi, tanto da dichiarare: «In sette mesi ho speso più di 300 milioni». Solo ieri ha depositato cinque nuovi contratti: Igor (Spal), Duncan (Sassuolo), il già citato Amrabat (che ha preferito la Viola al Napoli), Kouamé e Agudelo dal Genoa.
L’acquisto più caro, già firmato ma posticipato all’1 luglio, è Kulusevski che la Juve ha pagato 35 milioni più 9 di bonus. È invece l’Atalanta la squadra che ha incassato di più, con 45,5 milioni prodotti dalle cessioni dello stesso Kulusevski, Ibanez e Masiello. Segue l’Inter: 40 milioni dal trio Gabigol, Politano e Lazaro. Record anche la richiesta del Napoli al Chelsea: 48 milioni – una provocazione come risposta alla famosa lite su Sarri – per il cartellino di Dries Mertens, in scadenza di contratto a giugno e che alla fine è rimasto a disposizione di Gattuso.