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 2020  gennaio 30 Giovedì calendario

Storia della tenuta di Valle Zignago amata dal conte Marzotto

Pietro Marzotto si sta rivoltando nella tomba.

Gli eredi dell’imprenditore blasonato mancato nell’aprile del 2018 hanno deciso, anche se non tutti e quattro sono d’accordo, di cedere la cosa a cui il Conte teneva di più: la tenuta nella laguna di Caorle dove andava a caccia “in botte”, e che lui stesso aveva riportato a casa Marzotto dopo che era stata momentaneamente ceduta ai costruttori friulani Furlanis.

LA TENUTA È STATA VENDUTA AD ALESSANDRO BANZATO E a comprare non è il suo amico di sempre Bepi Stefanel, con cui andava a sparare – una volta da lui, un’altra nella tenuta dell’imprenditore di Oderzo, in valle Dragojesolo – formando un duo cui spesso si univa niente meno che il re di Spagna Juan Carlos, che poi li ricambiava invitando a dare la caccia alla pernice rossa in Extremadura. E con cui amava condividere, insieme sempre a una grande quantità di amici, la cacciagione a tavola, che si piccava di aver preparato lui personalmente (in realtà impartiva ordini in cucina con una durezza tagliente come la lama dei coltelli che usavano i cuochi), finendo per discutere animatamente sulle diverse preparazioni dei piatti (arrivava a litigare su come andasse cucinata la “peverada”, una salsa della cucina veneta preparata con un trito di fegatini di pollo, soppressa, acciughe ed aglio). Insomma, se fosse Stefanel a comprare – la cui azienda è però messa molto male, e non si può permettere quel passo, anzi è da tempo alla ricerca di un compratore per la sua tenuta – per il Conte Pietro sarebbe stato meno doloroso. Invece, come ha scritto il Corriere del Veneto, a sborsare una ventina di milioni e più – tanto costa l’oasi naturale in Valle Zignago – è il presidente di Federacciai, l’imprenditore padovano Alessandro Banzato, titolare delle Acciaierie Venete

SOLO UMBERTO SI È OPPOSTO ALLA CESSIONE Sposato tre volte – l’ultima a 71 anni nel 2009 con Anna Maria Agosto – Pietro Marzotto, ha avuto quattro figli. Tre dalla prima moglie, l’inglese Stefania Searle (Umberto, Italia, Marina) e uno, Pier Leone, da Titti Ogniben. Ora solo Umberto, che passa la vita tra la musica e la barca a vela, si sarebbe opposto alla cessione, sapendo quanto il padre tenesse a Valle Zignago. Agli altri fa più gola il ricavato di quegli oltre 800 ettari di terra e acqua che Ernest Hemingway, tra una bevuta e l’altra con Pietro, definiva «magici».

Quello di cui si occupa la rubrica Corridoi lo dice il nome. Una pillola al giorno: notizie, rumors, indiscrezioni, scontri, retroscena su fatti e personaggi del potere.