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 2020  gennaio 31 Venerdì calendario

A Sanremo arriva la performer della disabilità

Creare arte nell’arte, con le mani e il corpo che quasi volteggiano nell’aria a disegnare note e parole comprensibili anche a chi non possiede udito. E’ la sfida sul palco dell’Ariston di Martina Rebecca Romano, biellese di 26 anni sorda fin da piccola a causa di un trauma, invalidità parzialmente ridotta da un apparecchio acustico, nuova «performer della disabilità». Appassionata di musica, ma con evidenti difficoltà nell’apprezzarla nella sua interezza, ha saputo fare del suo handicap un percorso di straordinaria sensibilità e dolcezza, trasformando un inciampo in un trampolino di lancio. Martina è andata così oltre l’ostacolo, rendendo forse più bello ciò che Platone (e definizione, nel caso, fu mai azzeccata) già declamava come «ginnastica dell’anima». 
Martina, per tutti Marty, tramite il linguaggio dei segni e una personale interpretazione delle emozioni che il testo le suscita, traduce le canzoni ai non udenti. Ospite fissa dalla web radio dell’università Iulm di Milano, dopo un’esperienza con artisti anche famosi (Noemi ad esempio) e una partecipazione allo Zecchino d’Oro, adesso arricchirà anche il Festival internazionale della musica italiana tramite Raiplay, il canale digitale televisivo che ospiterà il debutto del progetto «Sanremo accessibile». 
«Devo ringraziare mia sorella Francesca, entrambe abbiamo frequentato la scuola bilingue di Cossato, che mi ha accompagnata in questo personalissimo viaggio. Quando esce una canzone che non conosco, lei mi aiuta nell’analisi del testo e nel rispetto dei tempi musicali. Insomma, me la porta a sentire con gli occhi e con il cuore. Avevo già fatto qualcosa, ma sempre mia sorella mi ha spinto a partecipare al provino della Rai. E’ andato bene e ora mi trovo insieme ad un gruppo stupendo composto da tre ragazzi sordi e 12 udenti, una coreografa, la direttrice artistica Laura Santarelli e Maria Chiara Andriello, capo accessibilità Rai».
Così, per la prima volta in assoluto le cinque serate del Festival potranno essere seguite in diretta nella lingua dei segni italiana e andranno in onda su un canale dedicato di Rai Play. In contemporanea con la diretta di Rai1, nello Studio 4 di via Teulada, in un contesto virtuale in continuità con il palco dell’Ariston, Martina e altri 14 performer interpreteranno in Lis tutti i brani delle 5 serate, compresi gli ospiti musicali. I performer hanno un’età media inferiore ai 30 anni e, come spiega direttamente la Rai, «saranno in grado di attrarre e catturare l’attenzione di un pubblico giovane, anche grazie alle loro specifiche capacità artistiche».
Per Martina dunque un futuro nel mondo dello spettacolo? «Non so, difficile - risponde -. A luglio mi laureo come "Manager della diversità", cioè come figura in grado migliorare il clima aziendale includendo tutti quelli che vengono considerati diversi: donne, disabili, gay etc. Ecco, questo è il mio vero obiettivo».