la Repubblica, 31 gennaio 2020
QQAN80 Ora ne sono certo, Federer è il più forte di tutti
QQAN80
Mi ero sbagliato. Nel non considerare Roger Federer il più forte di tutti i tempi. L’avevo paragonato a Tilden, che avevo intravisto di fronte solo una volta in allenamento a Hollywood, di cui mi ero fatto una immagine attraverso le sue sole due vittorie a Wimbledon, e la terza, dopo nove anni, passati a litigare con la sua Federazione che rifiutava di pagargli i biglietti del viaggio. Nel frattempo Tilden aveva vinto ben sette campionati americani senza mai riuscire a imporsi a Parigi, dove era giunto da vecchio, e mai uno a Melbourne, per le difficoltà del viaggio.
Di fronte a questo c’erano i 38 anni di Federer, in un’epoca in cui oramai si viaggia in aereo e di certo non mancano i denari per il biglietto. Nel mio piccolo, avendo scritto il più venduto libro di tennis del mondo, mi ero rifiutato di scrivere una sua biografia, perché ne ho acquistate quattordici, e mi faceva orrore di copiarne quel che c’era di buono. Oggi mi sono al fine reso conto che Federer è il più forte tennista mai nato, nel vederlo perdere la semifinale di uno Slam contro un tennista a cui non sfuggirà un suo record (fin qui Djokovic ha vinto sedici Slam), incurante che lo svizzero avesse il vantaggio di ben quattro Slam in più, ma nella circostanza fosse infortunato.
Non riusciva, Federer, a correre come un uomo integro, e nonostante ciò aveva affrontato il match come fosse una normale partita e nonostante il suo avversario avesse detto che «era chiaramente infortunato». Un adduttore della gamba gli era costato quanto un handicap, un adduttore stirato che mi ha fatto cambiare idea. Mi ero sbagliato, è giusto ammetterlo.