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 2020  gennaio 30 Giovedì calendario

Sposetti s’affida a un leghista per salvare la storia del Pci

Ugo Sposetti attraversa il salone di Palazzo Madama con un’elegante pashmina, la borsa a tracollo, il passo nervoso lungo i corridoi che ha calcato per una vita e l’imprescindibile baffo sovietico. Si ferma per un saluto, mostra il suo vecchio Nokia come un cimelio e poi procede: «Sto cercando di farmi dare 400 mila euro per il centenario del Partito comunista italiano. Solo Garavaglia può salvarmi, perché se aspetto i miei... Non vedo neanche un euro». Per chi non lo avesse già intuito, l’ex tesoriere dei Ds, contabile di un’eredità patrimoniale immensa, si riferisce a Massimo Garavaglia, già viceministro all’Economia del governo Lega-M5S, oggi semplice deputato del Carroccio in commissione Bilancio. 
Nel 2021 si celebrano i 100 anni del Pci, fondato a Livorno il 21 gennaio del 1921. Da mesi si trascina una polemica sui soldi da destinare all’anniversario. Per dire, mentre a dicembre si discuteva sulla manovra economica, il leader della Lega, Matteo Salvini, già comunista padano per goliardia giovanile, accusò: «Prima dicono che non ci sono soldi, poi spunta un emendamento da destinare alla nascita del Pci. Fatelo con i vostri soldi!». 
E Salvini è quasi sembrato uno dei più moderati nei toni (quasi). Nei giorni subito successivi si scatenarono i giornali di destra, dal Secolo d’Italia al Primato nazionale, contro le nostalgie dei «kompagni» e quella voglia di sventolare ancora una volta la bandiera rossa «ai danni dei contribuenti». 
L’emendamento, che porta la firma di parlamentari del Pd e di Leu e stanzierebbe mezzo milione di euro, respinto dalla legge di Bilancio, ora prova a essere recuperato nel decreto Milleproproghe che si comincia a votare da lunedì alla Camera. Sposetti di fronte al muro di contrarietà che ha visto innalzarsi anche nelle fila della maggioranza giallorossa, affida le sue speranze a Garavaglia. 
Un comunista che si rivolge a un commercialista leghista. «Eh sì, Ugo è un amico e gli ho detto che farò il possibile», spiega l’ex viceministro. Ma come la mettiamo con Salvini? «Ma qui si tratta di storia, non di politica. Un patrimonio importante per tutti come l’archivio storico del Pci va preservato. Vediamo cosa si può fare anche perché noto che non c’è un accordo nella maggioranza. Sono loro a essersi incartati».