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 2020  gennaio 30 Giovedì calendario

Greta diventa un marchio registrato

Cacciare gli “impostori” dal tempio, mettere al riparo il grande movimento per il clima da affaristi e faccendieri. L’attivista svedese Greta Thunberg ha annunciato ieri di aver registrato il suo nome e quello del movimento “Fridays for Future”, così da potere avviare eventuali azioni legali contro persone o società che cercano di appropriasene per scopi diversi dalla battaglia ecologista. «Io e gli altri scioperanti della scuola non abbiamo assolutamente alcun interesse per i marchi. Ma dovevamo farlo: il mio nome e il movimento #FridaysForFuture vengono costantemente utilizzati a fini commerciali senza alcun consenso», ha spiegato Greta sul suo profilo Instagram. Marketing, prodotti, raccolte di fondi che non si sa da chi siano gestite e per che cosa. Il movimento ha milioni di sostenitori, i soldi in ballo sono parecchi. Ecco perché Greta ha annunciato la nascita anche di una fondazione senza scopo di lucro che servirà a «gestire il denaro (copyright, donazioni) in modo completamente trasparente».
Dagli scioperi solitari del venerdì davanti al Parlamento svedese, nel giro di poco più di un anno, la 17 enne svedese è riuscita a mobilitare milioni di giovani in tutto il mondo sui temi della crisi ambientale e dell’emergenza climatica. «Rimettiamo la scienza al centro del dibattito pubblico», ha ripetuto all’ultimo forum di Davos, sfidando ancora una volta il presidente Usa Donald Trump. A settembre dello scorso anno, al vertice sul clima delle Nazioni Unite, Thunberg pronunciò un discorso appassionato in difesa del pianeta, giudicato da diversi osservatori come uno degli interventi politici più importanti degli ultimi anni. A dicembre la rivista Time l’ha incoronata persona dell’anno 2019.