Il Sole 24 Ore, 30 gennaio 2020
Il palladio
Il primo produttore mondiale di palladio, Norilsk Nickel, interviene sul mercato rilasciando scorte: una mossa mirata a contrastare i rialzi record del metallo, che considera frutto di una bolla speculativa. Si tratta di 3 tonnellate di lingotti, che la mineraria russa ha finora custodito nel Global Palladium Fund, creato nel 2016 proprio per dotarsi di una riserva strategica utile a «ridurre la volatilità dei prezzi sul mercato». A comunicare la decisione è stato Anton Berlin, responsabile marketing del gruppo, che controlla il 40% dell’offerta mondiale di palladio, impiegato soprattutto nelle marmitte catalitiche dei veicoli a benzina. «Il mercato ha formato una bolla – ha dichiarato il manager – La domanda industriale non si sta sviluppando velocemente come i movimenti di prezzo sembrano indicare». Il palladio, più che raddoppiato di valore in un anno, fino a superare 2.500 $/oncia a inizio gennaio, era già in ribasso da qualche giorno, anche per effetto del coronavirus, che fa temere una frenata della Cina. All’annuncio di Nornickel ha reagito in modo tiepido, perdendo lo 0,5% circa per ripiegare a 2.280 $. Le scorte in arrivo equivalgono a circa 100mila once: poco per un mercato che si stima in deficit di 700-800mila once.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sissi Bellomo