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 2020  gennaio 27 Lunedì calendario

UNA BRUTTA PIAGA – IN KENYA MILIONI DI LOCUSTE STANNO DIVORANDO ALBERI E COLTIVAZIONI: È L’INVASIONE PEGGIORE DEGLI ULTIMI 70 ANNI - GLI INSETTI STANNO DEVASTANDO ANCHE SOMALIA ED ETIOPIA E LA FAO LANCIA L’ALLARME: “SERVONO ALMENO 70 MILIONI DI DOLLARI” - L’EMERGENZA È DESTINATA AD AUMENTARE ALL’ARRIVO DELLE PIOGGE. UNO SCIAME ANCHE PICCOLO DIVORA IN UN GIORNO CIBO CHE SFAMEREBBE 35 MILA PERSONEL L'UNICA SOLUZIONE È SPRUZZARE PESTICIDI DAGLI AEREI MA... – VIDEO -

Nell’anno del clima impazzito, con l’Australia e l’Amazzonia in fiamme, sembrano arrivare come un’altra piaga biblica: milioni di locuste, a sciami grandi come città, stanno divorando alberi e coltivazioni del Kenya, della Somalia, dell’Etiopia. È l’invasione peggiore degli ultimi 70 anni in Kenya, e degli ultimi 25 negli altri due Paesi, già messi in ginocchio dalla fame: il numero spropositato di insetti, spiega la Fao che ha istituito un «Osservatorio Locuste», è direttamente legato alle temperature record di quest’anno e alle piogge, altrettanto inusitate, della fine del 2019. Insomma, al cambiamento climatico.

«La situazione è estremamente allarmante», ammonisce la Fao, «ed è una minaccia senza precedenti alla sicurezza alimentare dell’area». Servono «almeno 70 milioni di dollari» per nuovi aerei in grado di sorvolare la zona colpita spruzzando pesticidi, unico mezzo noto per combattere gli sciami.

Ma si teme che l’emergenza che non potrà che aumentare: quando le piogge arriveranno e la vegetazione si farà rigogliosa, prevede l’agenzia delle Nazioni Unite, gli sciami già fuori controllo potrebbero aumentare di 500 volte. Per la Ong Save the Children, 4 milioni di bambini rischiano la vita.

I danni delle locuste A differenza delle cavallette, le più grandi locuste sono animali migratori, capaci di percorrere grandi distanze (anche 150 km al giorno). Si muovono a sciami: uno sciame piccolo misura circa un km quadrato, ma ce ne sono di grandi centinaia di km quadrati, come una città: per ogni km quadrato ci sono fra i 40 e gli 80 milioni di locuste.

Ognuna può mangiare quotidianamente una quantità di cibo equivalente al proprio peso, circa due grammi: uno sciame piccolo può mangiare in un giorno il cibo di 35 mila persone, e uno delle dimensioni di Parigi — ne esistono — può mangiare il cibo di metà della popolazione della Francia.

Tentativi di contenere il danno «La velocità della diffusione dei parassiti e la dimensione delle infestazioni sono così oltre la norma che hanno portato al limite le capacità delle autorità locali e nazionali», si legge sul sito dell’Osservatorio della Fao. Reti giganti per proteggere il raccolto, pompe d’aria e addirittura lanciafiamme sono tra le soluzioni proposte per affrontare l’emergenza, scrive l’agenzia.

Ma l’unica veramente efficace, e per cui servono soldi, è il «controllo aereo», cioè spruzzare insetticidi dall’alto. Il Kenya dispone di una flotta di quattro aerei per tutto il Paese; lo stesso per l’Etiopia; naturalmente sono mezzi insufficienti per l’emergenza scoppiata quest’anno.

Da dove arrivano gli sciami Gli sciami si sono diffusi dallo Yemen attraverso il Mar Rosso. Le piogge alla fine del 2019 hanno creato le condizioni ideali per far prosperare i parassiti e il problema potrebbe peggiorare. Oltre al crescente numero in Africa orientale, infatti, le locuste si sono riprodotte anche in India, Iran e Pakistan, e in primavera potrebbero trasformarsi in nuovi sciami. A rischio sono anche Sud Sudan e Uganda.