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 2020  gennaio 27 Lunedì calendario

Come proteggersi dal coronavirus?

1 Ha senso tenersi lontano dai luoghi frequentati dai cinesi in Italia?
No. Non c’è ragione di evitare i luoghi frequentati dalla popolazione cinese in Italia, comportamento che ha causato la diminuzione di clienti nei ristoranti tipici e nei drugstore gestiti da cinesi. In Italia non sono stati identificati casi importati (cioè provenienti dalle città colpite) di 2009-nCov, il virus responsabile delle epidemie nella Repubblica Popolare. Quindi questo agente infettivo non è in circolazione nel nostro Paese. Oltretutto per essere eventualmente contagiati occorrerebbe un contatto molto stretto con una persona malata. Per contatto stretto il ministero della Salute nella circolare inviata alle Regioni intende «lavorare a stretto contatto o condividere la stessa classe con un paziente con nCoV, viaggiare accanto a lui, vivere nella stessa abitazione». Circostanze per il momento non realizzabili in quanto, ripetiamo, il virus non è presente in Italia e tutti i casi sospetti sono stati attribuiti ad altre infezioni con sintomatologia simile.
2 Dobbiamo temere il cibo cinese come fonte di infezione?
No. Non ci sono evidenze che il virus si trasmetta attraverso il cibo per via alimentare, attraverso il consumo di pietanze preparate con materie prime provenienti dalla Cina. Il nuovo virus si diffonde per via respiratoria, penetrando nell’organismo attraverso naso e bocca. In generale, a prescindere dall’emergenza attuale, per ridurre l’esposizione a una serie di malattie respiratorie vengono raccomandate dal ministero della Salute «pratiche alimentari sicure come evitare carne cruda o poco cotta, frutta e verdura non lavate e bevande non imbottigliate».
3 È utile lavarsi le mani?
Sì. Il mantenimento dell’igiene delle mani è alla base di ogni comportamento di prevenzione. È una di quelle semplici azioni che aiutano a contenere la diffusione di malattie infettive in generale e di quelle che si trasmettono per via aerea come l’influenza. Ecco le regole: lavare spesso le mani con acqua e sapone, in particolare dopo avere tossito e starnutito o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici. Se acqua e sapone non sono disponibili, possibile usare in alternativa soluzioni detergenti a base di alcol che si possono acquistare con facilità.
4 Il vaccino antinfluenzale può aiutare a farci sentire più sicuri?
Sì. Il vaccino antinfluenzale, oltre a proteggere dai 4 virus influenzali che saranno in circolazione fino a marzo (in questi giorni il picco), potrebbe servire a facilitare la diagnosi nel caso si prenda una malattia respiratoria con febbre, tosse e raffreddore dopo aver avuto contatti con persone malate. Il vaccino è infatti consigliato a chi debba recarsi per motivi non rinviabili nelle zone colpite.
5 Bisogna evitare i viaggi aerei?
No. L’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, non ha dato indicazioni per evitare spostamenti in aereo a meno che le destinazioni non siano le aree colpite dall’epidemia. Non c’è ragione di evitare di recarsi in Paesi dove si sono verificati solo casi isolati legati a viaggiatori arrivati da Wuhan o da aree della Cina interessate dal virus. A maggior ragione non è giustificata la paura di volare in Europa. I tre pazienti identificati in Francia erano sbarcati dalla Cina e sono guariti.
6 L’uso della mascherina è consigliato?
No. Usarla al di fuori dei contesti sanitari non ha senso, tanto più nei Paesi occidentali.