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 2020  gennaio 26 Domenica calendario

Lorenzo, a 13 anni all’università

Corpo magrissimo, testa grande, capelli folti e ribelli. Ecco Lorenzo, detto Lollino, nei disegni della sorella Martina, la piccola di casa, 9 anni. Lorenzo ha 12 anni, frequenta la terza media all’Istituto Giovanni Paolo II di Ostia e da ottobre scorso, in contemporanea, segue le lezioni di Analisi Matematica 1 della facoltà di Ingegneria Meccanica all’Università Roma Tre.
Lorenzo è un genio? «Io non so se è un genio, per Lorenzo non abbiamo mai fatto nessuna certificazione di quoziente intellettivo. Di sicuro Lorenzo è un ragazzo straordinario, ma a dirlo non siamo noi genitori. Ha un dono impareggiabile e, soprattutto, una voglia incontenibile di conoscere il mondo della matematica», racconta Emanuele, laurea in Economia, papà del piccolo matematico. E aggiunge: «Nessuno si aspettava questa esplosione. Io e mia moglie (lei è una psicologa) gli chiediamo in continuazione: lo vuoi davvero? Stiamo correndo troppo? Non abbiamo necessità di farlo. La sua risposta è sempre la stessa: io voglio conoscere tutto della matematica». 
Lorenzo ha fatto il salto della seconda media: dalla prima è passato direttamente in terza grazie alle sue sorprendenti capacità intellettive e senza neanche il bisogno di una certificazione di alto potenziale cognitivo (gifted). Dal prossimo anno, grazie a un accordo tra il liceo scientifico «Federigo Enriques» di Ostia e l’Università Roma Tre, Lorenzo sarà a tutti gli effetti uno studente universitario. A soli 13 anni. 
Dallo scorso anno ha iniziato il percorso come uditore. Sin dagli esami di accesso a Ingegneria ha strabiliato. «Il 50 per cento degli studenti che ci ha provato non è riuscito a superare l’esame. Lui a 11 anni ce l’ha fatta suscitando stupore e ottenendo una votazione di 24/30. Prima di decidere se ammetterlo all’Università i docenti hanno voluto conoscerlo. Hanno cercato di capire insieme a noi cosa fosse meglio per lui. Per ora è questa la sua strada. Noi ci interroghiamo ogni giorno su cosa è meglio fare. Consultiamo esperti e sul tema sono divisi ma sappiamo che le risposte le troviamo solo negli occhi di nostro figlio e nella sua serenità, le nostre guide», aggiunge Emanuele. 
Lollino, dunque, è un ragazzo speciale che grazie a un pioneristico accordo interscolastico sarà protagonista di un progetto didattico innovativo: dal prossimo anno, frequenterà il liceo e sarà esonerato dallo studio di Matematica, Fisica e Chimica che, invece, approfondirà all’Università dove sarà impegnato tra gli Integrali di Reiman, la derivata seconda e il ponte fra limiti di funzione e limiti di successione. Al liceo, invece, potrà aiutare i suoi compagni meno bravi nello studio e nei compiti delle materie scientifiche. 
Lorenzo aveva 9 anni e frequentava la quarta elementare quando ha iniziato a mostrare doti fuori dal comune. «Di ritorno da un campo estivo – racconta il papà - mi disse che voleva imparare le equazioni. Così io per gioco gli facevo trabocchetti e gli proponevo equazioni che contenevano errori. Lui se ne accorgeva immediatamente. Ha trascorso quella estate tra equazioni e algebra: da quel momento in poi ha letteralmente divorato l’intero programma di Matematica del liceo Scientifico. In prima media l’aveva già completato e chiedeva di continuare a studiare». 
Lorenzo già da un anno è anche un «docente» eccellente: insegna al fianco del fisico teorico Angelo Maggi, dell’architetto Silvia Amato e degli ingegneri aerospaziali Mirco Tornesi ed Emanuele Tommasetti nei laboratori di Stem Up. È un’associazione culturale promossa dal papà inizialmente con lo scopo di far incontrare Lorenzo con altri bambini plusdotati. Ora nelle sedi di Roma e Ostia si ritrovano nel weekend bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni con quoziente intellettivo al di sopra della media (120): qui trascorrono il sabato e la domenica alle prese con il coding e con l’ingegneria aerospaziale. Qui Matematica e Fisica si studiano attraverso il videogioco o anche attraverso la preparazione e il lancio, previsto entro l’estate, di piccoli razzi aerospaziali. Li vedranno scomparire nel cielo, tutti con il naso all’insù e lo sguardo allegro insieme a Lollino, al suo corpo magrissimo, i capelli folti e alla sua grande e stupefacente testa da matematico.