ItaliaOggi, 25 gennaio 2020
I segreti dei passeri per emigrare lontano
Piccoli uccelli migratori, i passeri, adottano vari comportamenti per superare gli ostacoli e trascorrere l’inverno in Africa. Alcuni fanno il dorso tondo, approfittano del minimo disgelo per cercare piccoli semi, a volte lanciano qualche trillo che annuncia la primavera. Altri, riluttanti ai rigori dell’inverno, intraprendono un lungo viaggio in autunno per andare a scaldare le piume sotto il sole africano. Nella famiglia dei passeriformi, i piccoli uccelli presenti in tutto il mondo, usignoli, ortolan, pipit o warbler, sono tra i viaggiatori audaci. Ma si sa poco delle loro strategie di migrazione, in particolare di come affrontano il deserto, barriera geografica da attraversare per passare l’inverno in Africa.Per lo studio pubblicato a fine dicembre su Scientific Reports, ripreso da Le Figaro, 43 ricercatori europei hanno seguito 130 uccelli appartenenti a 10 specie che attraversano ogni anno i deserti del Sahara o dell’Arabia. Dotati di piccoli sensori, i passeriformi sono stati in grado di rivelare alcuni dei loro segreti. Certi uccelli possono arrivare ad un’altitudine notevole per beneficiare di venti favorevoli e di temperature più basse che limitano la loro disidratazione. L’ortolan vola tra 50 e 200 metri dal suolo mentre l’usignolo arriva a più di 2 mila metri. Si può pensare che quelli che volano più vicini al suolo sono i più colpiti dal riscaldamento climatico. L’ortolan è protetto e figura nella lista rossa delle specie minacciate elaborata dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (Uicn).