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 2020  gennaio 25 Sabato calendario

«Calciomercato», più che una trasmissione uno stato d’animo

Calciomercato. L’Originale non è più un programma televisivo ma uno stato d’animo (Sky Sport, ore 23). Specie nel cosiddetto mercato di riparazione: non ci sono acquisti clamorosi, si parla sempre al condizionale, c’è un signore che staziona perennemente davanti alla sede del Milan e, prima o poi, farà parte del paesaggio, Kevin Bonifazi lascia il Toro e si trasferisce alla Spal (e mi spiace), Gianluca Di Marzio è in trasferta a Londra il giorno in cui Sua Maestà tramuta l’accordo in legge: il Regno Unito uscirà dall’Ue il 31 gennaio e a Di Marzio non hanno detto nulla. Sì, Calciomercato è un brodo di coltura di sentimenti. Per tanti motivi: per i numeri di Corrado Orrico, che ha bisogno di una spalla nelle vesti ricercate di Alberto Di Chiara (quando Orrico inventò la gabbia non pensava certo che un giorno Gianluigi Paragone ne avrebbe tratto il peggiore dei talk); per le citazioni (siamo a Ibsen, e chi li ferma più questi!); per la «sindrome Lele Adani» che si va diffondendo a Sky Sport.
Lo stato d’animo del pensatore. Perché, ad esempio, Paolo Condò e Flavio Tranquillo, che nel loro settore di pertinenza sono i migliori, sentono il bisogno di filosofeggiare e affrontare i massimi sistemi in Sky Sport Room? Col risultato che Paolo Condò ci priva delle sue osservazioni al temine delle partite di campionato, lasciandoci in mani meno esperte. Perché tutti sentono l’impellente necessità di imitare Federico Buffa? Ce n’è uno solo, ed è inimitabile. Perché invitare i filosofi nel transfer talk se non hanno una filosofia e si limitano a fare i professori di filosofia? Tutta colpa degli scarsi movimenti di mercato. 
Ma, in questi ultimi giorni di trattative, s’incaricherà la cronaca di invitare la filosofia a stare coi piedi per terra (e noi faremo la figura della servetta della Tracia che rimproverava Talete di occuparsi delle cose che brillano in cielo e non vedere le buche che gli stavano davanti).