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 2020  gennaio 24 Venerdì calendario

La gatta aspetta i miliardi di Lagerfeld

Può una gatta entrare nella clandestinità? Ha il diritto di sparire dai social media? Dobbiamo preoccuparci se non si fa più viva con noi? Il dilemma sembra aver angosciato alcuni fan del compianto Karl Lagerfeld, lo stilista di Chanel scomparso un anno fa. Alla notizia della morte, secondo il New York Times, per molte persone affezionate il primo pensiero andò alla sorte della povera Choupette, rimasta orfana. Superba gatta di razza birmana (pelo foltissimo e bianco), Choupette era diventata una celebrità quasi quanto il suo padrone. Nel momento di massima gloria lavoravano solo per lei a Parigi una governante (Françoise Caçote), una guardia del corpo, un medico e un cuoco. Più il suo portavoce, Lucas Bérullier. È toccato a lui tranquilizzare il pubblico dei fan, e la giornalista del N yt Dana Thomas che alla gatta sparita ha dedicato l’apertura della sezione Style. Choupette è meno attiva di una volta sui social, è vero, però sta bene. Ogni tanto riappare dal suo agente per qualche seduta di foto, rassicura Bérullier.
L’illazione del quotidiano newyorchese, riguardo alla “scomparsa” di Choupette dalla vita mondana, è che potrebbe trattarsi di una cautela legale. Le voci più accreditate, secondo quanto scrive Thomas, sostengono che Lagerfeld avrebbe lasciato il suo patrimonio in eredità all’adorata felina. Ma i legali sono ancora al lavoro sulla successione, quindi è forse consigliabile non dare troppo nell’occhio in questa fase. Un po’ di riposo farà bene a questa influencer di tipo nuovo – mestiere che richiede talento, ma non necessariamente umano. Choupette da piccola non sospettava cotanto destino. Il suo primo proprietario, il modello francese Baptiste Giabiconi, la destinava ad una tranquilla vita domestica. Poi la regalò al suo amico Karl, e lì la vita della birmana prese una piega inaspettata. Stephen Gan, editor di V Magazine, la rese celebre su Twitter. Ben presto Choupette ebbe la sua linea di prodotti di bellezza, finì sulle copertine di riviste di moda. Pubblicò, si presume con qualche aiuto, un libro sulla «vita privata di un gatto dell’alta moda». Lagerfeld disegnò solo per lei una borsa da viaggio Louis Vuitton, nella quale la trasportava per i lunghi viaggi in aereo. Sicuramente Choupette non è creatura venale, l’eredità sarà l’ultimo dei suoi pensieri. Tuttavia la squadra dei suoi assistenti informa che ha un conto in banca a lei intestato, per ogni evenienza.