Corriere della Sera, 24 gennaio 2020
Suore in stress da lavoro
CITTÀ DEL VATICANO Molte suore nel mondo vengono colpite dal «burnout», la sindrome da stress da lavoro, e «la disparità di genere» tra uomini e donne nella Chiesa ne è una delle ragioni. La denuncia arriva da un’inchiesta del settimanale «Donne Chiesa Mondo» dell’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede. È stata l’Unione internazionale delle Superiori generali (Uisg), che rappresenta oltre il 90 per cento delle religiose nel pianeta, a discuterne in una riunione a Roma: fino a decidere l’istituzione di una commissione triennale «per la cura della persona».
Suor Maryanne Lounghry, psicologa e religiosa australiana, ha diretto l’incontro: «Il nostro obiettivo è costruire comunità resilienti – afferma —. Non dobbiamo limitarci a intervenire sul singolo caso ma considerarci all’interno di un ecosistema. La disparità di genere è uno dei nodi, dobbiamo chiederci cosa succede nella nostra Chiesa e nel Paese in cui operiamo. Scriviamo un codice di comportamento, così come esistono linee guida per la tutela dei minori».
Calo delle vocazioni, conventi che chiudono, gestione dei beni, pesantezza di strutture talvolta organizzate ancora come nei secoli passati. E poi ci sono «gli abusi sessuali e di potere» commessi dagli uomini di Chiesa. Il 7 maggio 2019, il Motu Proprio di Francesco Vos estis lux mundi, oltre ai crimini pedofili, parlava anche dei casi di violenza di preti e vescovi sulle suore.
«Ho visto situazioni molto pesanti, potere assoluto del sacerdote, sorelle allontanate o costrette a lavori senza consenso», ha raccontato una superiora. Suor Lounghry propone alcuni «standard», come «due settimane di ferie, una retribuzione, una situazione abitativa decente, l’accesso ad Internet».
Sugli abusi «il Papa chiede totale trasparenza», dice il cardinale João Braz de Aviz, prefetto dei religiosi. E spiega: «Si chiudono molte case, ci sono molti abbandoni. La vita consacrata ha radici molto forti ma non ci si è accorti che alcune cose vanno cambiate, perché sono invecchiate. La formazione, il rapporto autorità-obbedienza. E quello uomo-donna: perché il consacrato e la consacrata devono essere così separati?».