ItaliaOggi, 22 gennaio 2020
Le lucertole bloccano i treni tedeschi
Un bel problema le lucertole per i verdi tedeschi. Secondo i sondaggi d’opinione, i verdi sono saldamente al secondo posto, doppiando i socialdemocratici, che non riescono a uscire dalla crisi, e distanziando i populisti dell’AfD. Tra un anno, se non ci saranno imprevisti, entreranno nel governo federale a fianco della Cdu-Csu, ma potrebbero perfino conquistare il primo posto e la Cancelleria. Nel ’21, come promesso e come desidera, Angela Merkel se ne andrà in pensione e il suo apporto personale è valutato tra i 4 e 5 punti. Ma i Grünen hanno un imbarazzante problema a Stoccarda. Nel cantiere della nuova stazione vive una numerosa colonia di Mauereidechsen, circa quattromila, in italiano lucertola muraiola, una razza protetta in via di estinzione. I lavori andrebbero sospesi per trovare una soluzione ecologica. Ciò provocherebbe un ulteriore ritardo nei lavori e un aumento dei costi, già quintuplicati rispetto al progetto iniziale.
Peccato che dal 2011 il Baden-Würrtemberg abbia un premier verde, il primo in Germania, il professore in pensione Winfried Kretschmann. La coalizione con i cristianodemocratici viene indicata come il modello per il futuro governo federale. I Grünen, i verdi, appunto, sono finiti in scacco matto.
La nuova stazione è l’ennesimo progetto fallimentare, come l’aeroporto di Berlino. Nel lontano 1994 si decise di trasformare la stazione di testa, molto simile a quella di Firenze, in una stazione di transito sotterranea, come a Bologna. I treni sarebbero passati da Stoccarda velocemente, risparmiano almeno un’ora sul tragitto da Parigi a Monaco, e più oltre fino a Vienna e a Budapest. E interrando la stazione si guadagnava un enorme spazio edificabile. Un progetto ragionevole, battezzato Stuttgart 21, ma come al solito, quando ci si mette di mezzo la politica, si è cominciato a esagerare. Con la scusa della stazione sotterranea si voleva rifare il cuore della città sconvolgendo Stoccarda, e condannando a morte centinaia di piccoli esercizi. Tra l’altro andava abbattuto un migliaio di alberi, e si scatenò la protesta popolare con i verdi (non ancora al potere) in testa.
Intanto lievitavano i costi: dagli iniziali 4 miliardi e 800 milioni di Deutsche Mark, pari a 2 miliardi e 450 milioni di euro, si passò a oltre 4 miliardi nel 2010, e l’anno scorso ancora un raddoppio a 8 miliardi, ma secondo calcoli più realistici saremo già oltre i 10. E la stazione è ben lontana dall’essere completata: se ne parla per il 2025, ad essere ottimisti. E ora si mettono in mezzo anche le lucertole, che hanno trovato un rifugio ideale tra le crepe della vecchia stazione. Dovrebbero essere trasferite in una zona ideale e protetta, ma non si trova il luogo adatto. Che fare? Bloccare i lavori e salvare le lucertole farebbe perdere soldi e anche voti. I tedeschi, non solo a Stoccarda, sono sensibili ai problemi ecologici, ma non sono fanatici seguaci di Greta.
Per le lucertole si troverà una soluzione, ma Stuttgart 21 rimane un progetto folle, come ha denunciato Sven Andersen, capostazione in pensione, «è una catastrofe, un’idea criminale, un normale incidente, un guasto, potrà trasformasi in una tragedia». Non sono previste vie di fuga in caso di incendio, e passeggeri e il personale della stazione, che dovrebbe ospitare un gigantesco complesso commerciale, rimarrebbero in trappola. Già nel 2012, gli esperti avevano bocciato il sistema di sicurezza, considerato assolutamente insufficiente.