ItaliaOggi, 22 gennaio 2020
Il caso sulle spese per la salma di Lenin
La conservazione della salma imbalsamata di Vladimir Lenin (1870-1924), collocata nel mausoleo dedicato al padre della Rivoluzione russa nella Piazza Rossa di Mosca, la dovrebbe pagare il partito comunista. Così la pensano diversi attivisti dei diritti umani, intervistati da Ria Novosti nel giorno del 96° anniversario della morte del leader (21 gennaio) del primo governo sovietico, quando in tutta la Russia si sono tenute celebrazioni per ricordarlo: sotto le innumerevoli statue che lo ritraggono, da Mosca a Vladivostok, nostalgici hanno deposto ghirlande di fiori e non sono mancate le manifestazioni pubbliche in suo onore.
Ma a Mosca si è riaccesa la polemica sul destino del suo corpo. Svetlana Gannushkina, matematica che è stata in odore di premio Nobel per la pace grazie al suo impegno per i diritti umani: fa parte del consiglio di Memorial, associazione fondata a Mosca negli anni Ottanta per difendere la memoria delle violazioni dei diritti umani, con particolare attenzione alla storia dell’Unione Sovietica e alla Russia post-sovietica. «Simboli di questo tipo sono una beffa delle ceneri di una persona», ha dichiarato, «è chiaro per tutti, credenti e non, che una persona non è il suo corpo, ma il suo spirito. La sepoltura dei resti di un uomo morto nel 1924 dovrebbe essere una decisione che può essere presa senza problemi. Questo mausoleo è simbolo del totalitarismo: non ha nulla a che fare con Lenin».
Roman Romanov è componente del consiglio presidenziale per la società civile e i diritti umani, un organo consultivo che affianca il presidente Vladimir Putin sul campo delle libertà civili in Russia di cui è membro anche la stessa Gannushkina. Per lui Lenin dovrebbe trovare sepoltura. «È semplicemente un atteggiamento umano, che non c’entra con la politica».
Secondo Roman Silantyev, direttore del centro per i diritti umani del consiglio popolare russo, un’organizzazione pubblica internazionale presieduta dal patriarca Kirill, il corpo di Lenin può essere lasciato nel mausoleo, ma i costi di conservazione e manutenzione dovrebbero essere sostenuti dal partito comunista. Secondo l’attivista, monumenti come il mausoleo dovrebbero essere preservati e non distrutti: «Credo che dovrebbe essere esibito da qualche parte per soldi».