Corriere della Sera, 22 gennaio 2020
Con la patente B per gestire il Museo Egizio
Il Museo Egizio di Torino, fondato nel 1824 (il primo al mondo: 34 anni prima di quello al Cairo), celeberrimo per pezzi strepitosi come la tomba di Kha e Merit o il Papiro di Iuefankh, ha un nuovo consigliere d’amministrazione: «Goglio Daniele, lavoratore autonomo, in possesso della patente B, automunito». È così, infatti, che viene presentato il rappresentante leghista, scelto dalla Regione di Alberto Cirio, nel curriculum sul sito leganord.org. Onestamente: un museo salito al settimo posto dei più visitati d’Italia (853 mila visitatori l’anno scorso più 4 milioni nelle mostre all’estero), inserito dal Times tra i 50 migliori del mondo, dotato di un comitato scientifico coi direttori delle sezioni Egizie del Louvre, del British o del Metropolitan, in grado di offrire 24 mummie umane, 17 di animali, la gigantesca statua di Sethi II oltre a 37 mila oggetti, non meritava qualcosa di più? Sia chiaro: varrebbe lo stesso per un «lavoratore autonomo, in possesso della patente B, automunito» zingarettiano, grillino, renziano, boniniano, meloniano, trotzkista o neoborbonico. La scelta del nuovo membro del Cda di farsi fotografare col leader leghista e il titolo «#iostoconsalvini. Forza Capitano!»? Affari suoi. E massimo rispetto, ovvio, per i lavori che ha fatto, in aziende e aziendine dalla «gestione filiale operativa composta da 23 risorse tra impiegati, venditori, autisti e operai» all’«approvvigionamento delle merci in entrata», dalla «gestione diretta di professionisti di cantiere» al «front office gestione clienti». Per non dire della «laurea triennale in scienze dei servizi giuridici per le pubbliche amministrazioni». Ma che c’entra, scusate, col curriculum che ti aspetteresti da chi si deve occupare di uno dei primi musei mondiali con un bilancio di 12 milioni di euro autofinanziati? Che c’entra col giuramento fatto dallo stesso Salvini poche settimane fa (Ansa 2/11/19) di «aprire la porta al merito e non agli amici degli amici»? È questo il modo? Auguri, Goglio. E complimenti per il curriculum su LinkedIn: «Dotato di forti capacità organizzative e grande propensione al problem solving, con buone doti da team leader mi prefiggo di raggiungere una posizione di sinergia tra l’azienda con la quale collaborerò e le risorse da guidare al fine di ottenere nuovi e più alti risultati in termini non solo economici ma anche di ottimizzazione».